Google ancora indagato dall’antitrust americana

Google ancora una volta sul tavolo dell’antitrust americana.

La Federal Trade Commission (FTC) – l’agenzia antitrust e per la tutela dei consumatori degli Stati Uniti – recentemente ha condotto indagini sui meccanismi di ricerca di Google, che secondo l’istituzione americana sarebbero manipolati per favorire i propri prodotti on line e le proprie Web application.

E a pochi mesi dal lancio ufficiale di Google Plus, al vaglio della Federal Trade Commission ci sarebbe anche la recente posizione dell’azienda di Mountain View, che a inizio gennaio ha annunciato l’inserimento delle risorse di Google Plus – compresi foto e messaggi – tra i risultati di ricerca.

In attesa di conferme e sviluppi sulla posizione di Google e quella dell’antitrust made in USA, i competitor del nuovo Social Network lanciato dalla Silicon Valley fanno sentire la propria voce. Alex Macgillivray – general counser Twitter, nonché ex manager Google – in un suo tweet ha parlato di “deformazione” dei meccanismi di ricerca e ha definito “a bad day of Internet” il giorno in cui Google ha annunciato ufficialmente l’inserimento delle informazioni from Google Plus tra i risultati di ricerca del search engine più utilizzato al mondo.

Immediata la risposta del colosso del Web: «crediamo che la nostra decisione di migliorare i risultati di ricerca saranno di beneficio per gli utenti, che potranno navigare tra i social content. La cosa più bella dell’apertura di Internet è che gli utenti possono cambiare facilmente motore di ricerca se non apprezzano i nostri servizi».

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2 COMMENTS

  1. Ma un link alla notizia? Se siete voi la fonte avreste dovuto dire come avete verificato la cosa.

    certo che un post del genere senza neppure un link è proprio un controsenso trovarlo on line.

    da quello che ho trovato e so, l’epic ha chiesto al ftc di verificare se google non stesse violando le regole di antitrust e privacy con gs+ e per ora una fonte interna citata dalla reuters conferma che la ftc si sta occupando della cosa, atto per altro dovuto immagino

    • Grazie del feedback.

      La notizia è stata ripresa dalle agenzie stampa internazionali tra le quali Reuters – come da lei correttamente indicato – e Bloomberg.

      Quando l’abbiamo pubblicata era già stata ripresa dalle agenzie di tutto il mondo.

      Dunque, non ho ritenuto utile citarle. Diverso se fosse stato un articolo, uno studio, un blog, un sito o altro.

      Cordiali saluti

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