Un anno fa il suo valore si aggirava intorno ai 2.300 miliardi di dollari. Entro il 2016 raddoppierà raggiungendo i 4.200 miliardi nei paesi del G-20. Sono le stime dello studio presentato da Google e il Boston Consulting Group in occasione del World Economic Forum di Davos.
A trainare l’economia del web sarà l’aumento della popolazione attiva online che passerà dai 1,9 miliardi del 2010 a circa 3 miliardi nel 2016, il 45% dell’intera popolazione mondiale.
Entro il 2016, il 70% di chi usa il web verrà dai mercati emergenti, contro il 56% del 2010. Solo la Cina conterà circa 800 milioni di utenti, quanto Francia, Germania, India, Giappone e Stati Uniti messi insieme.
L’utilizzo dei social media rappresenta un altro fattore che inciderà notevolmente sull’economia della Rete. Paesi come Argentina, Brasile, Indonesia e Messico contano già più del 90% della popolazione impegnata nei media sociali e nella condivisione di contenuti.
Lo studio, dal titolo “The Digital Manifesto: How Companies and Countries Can Win in the Digital Economy” sottolinea le opportunità per le aziende che puntano sul web.
“Nei paesi del G-20, 1.3 miliardi di dollari di merci è stato cercato online prima di essere commercializzato offline. E le aziende che fanno un uso massiccio del web, inclusi i social media, crescono più velocemente delle altre”, secondo Patrick Pichette senior vice-president di Google.
Negli Stati Uniti, la crescita è pari al 17% per i prossimi tre anni, contro il 12% delle aziende che non usano molto la rete.
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