Social Media in azienda: scendono i Corporate Blog, salgono i Social Network

I Corporate Blog sembra che stiano passando di moda tra le imprese americane.

Secondo l’Università del Massachusetts Dartmouth, difatti, rispetto ai trend degli ultimi anni nel 2011 si è ridotto notevolmente il numero di aziende e organizzazioni che hanno un proprio blog ufficiale. Lo studio condotto dalla prestigiosa Università americana – giunto ormai alla sua quinta edizione – ha monitorato la presenza e le attività on line e sui cosiddetti Social Media delle imprese made in USA che fanno parte della Inc. 500, la classifica che raccoglie le aziende private d’oltreoceano con il tasso di crescita più elevato.

Tra queste, se nel 2010 una su due ha affidato la propria comunicazione ad un blog, nell’ultimo anno la percentuale dei blog in versione corporate è scesa di ben 13 punti percentuali.

Per la prima volta dal 2007, dunque, nell’ambito delle strategie di Social Media i Blog aziendali sono in calo tra le imprese che crescono di più nel panorama americano.

Risultati in parte differenti se si sposta l’attenzione sulle realtà aziendali che fanno parte della classifica Fortune 500, ovvero quelle pubbliche e private che hanno registrato i maggiori ricavi. In questo caso, tra le aziende americane più profittevoli già dal 2009 la percentuale di quelle che utilizzano un blog non hai mai superato il 23%.

Al contrario, avanzano i Social Network. Nel 2011 il 74% delle aziende Inc 500 ha utilizzato Facebook nell’ambito delle proprie strategie di comunicazione on line, con una crescita di profili e pagine corporate del 13% rispetto al 2009. Il Social Network di Zuckerberg è seguito da vicino dalla piattaforma professionale per eccellenza, LinkedIn, utilizzata dal 73% del campione. Positivo anche il trend di Twitter, che nel 2011 è stato utilizzato dal 64% delle aziende monitorate on line, mentre Foursquare rappresenta uno strumento di comunicazione corporate per il 15% delle aziende americane che crescono di più.

In altri termini, meno Blog e più Social Network tra le aziende americane. Ma quali sono le ragioni alla base di questo trend? Per Alessio Jacona, esperto di corporate blog, “il blog aziendale è uno strumento impegnativo e persino oneroso per chi deve gestirlo. Richiede programmazione, risorse, dedizione ed è quindi facile comprendere perché molte aziende, che ancora nel 2012 vedono Internet come un extra semi-gratuito dove fare comunicazione e marketing, preferiscano declinare la sfida e dedicarsi ad altri strumenti. A canali come Twitter e Facebook, dove scorrono rapidi contenuti molto meno complessi, molto più frammentati e facili sia da produrre sia da digerire. Ma anche facili da dimenticare – continua Alessio Jacona – e inadatti a descrivere realtà o concetti complessi. I Social Network Site non si prestano insomma all’approfondimento, allo storytelling di cui spesso le aziende hanno invece grande bisogno per comunicare se stesse, i propri valori e prodotti, per portare argomenti alle conversazioni on line che le riguardano, per stratificare la conoscenza che intendono condividere con i loro stakeholder. Per soddisfare questi bisogni serve un presidio diverso da Twitter e Facebook (che pure conservano il loro posto e il loro senso nel piano di comunicazione), una presenza on line che faccia da hub per tutte le altre, un centro di gravità intorno al quale far ruotare una strategia di comunicazione on line articolata.

Lo studio dell’Università del Massachussetts ha messo in rilievo come i media sociali on line siano ormai entrati a far parte del mondo aziendale e del business. I numeri di Facebook, Twitter e LinkedIn hanno chiamato le aziende a spostare l’attenzione dalla blogosfera al social networking. Si tratta di un vero e proprio trend che accompagnerà il futuro prossimo della comunicazione aziendale on line?

Non credo affatto che il corporate blog sia morto – conclude Alessio Jacona – credo anzi che le aziende ne sentiranno in futuro sempre più il bisogno ogni volta che dovranno raccontare se stesse. Più che altro, quella a cui abbiamo assistito è stata una “selezione naturale” delle iniziative di corporate blogging, dove come sempre sono stati e sono i più forti (quelli che hanno compreso meglio lo strumento) a sopravvivere. Il blog va inteso come uno spazio perfetto dove raccontarsi ad esempio facendo parlare anche i propri dipendenti i quali, mostrando la propria professionalità, competenza e personalità, aiutano a definire e rafforzare l’identità e l’immagine dell’azienda. Esperienze come quella di ShipservCaterpillar o Kinaxis confermano questa visione“.

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here