START: il nuovo canale targato YouTube / News Corp

YouTube  e IGN Entertainment, acquistata nel 2006 dalla News Corp. di Rupert Murdoch per 650 milioni di dollari, lanciano un nuovo canale video,  START, con un budget di tutto rilievo e l’intenzione di attirare i buyer di pubblicità televisiva sulla piattaforma web.

Il canale punta a trasmettere 50 ore di programmazione originale, con serie di lunghezza media compresa tra i 6 e i 10 minuti. Gli show e  le serie ruoteranno intorno al mondo dei videogame. IGN possiede, infatti, un sito molto seguito che tratta di videogiochi e ha già un proprio canale YouTube che è tra i più visualizzati della piattaforma (con 1.7 milioni di sottoscrizioni e circa 1.5 miliardi di visualizzazioni in cinque anni).

Top YouTube Partner Channels per numero di visitatori unici (Didembre 2011)
Source: comScore Video Metrix
Canale Visitatori unici (000) Video (000) Minuti per Utenete
VEVO @ YouTube 53,464 782,292 66.9
Warner Music @ Youtube 31,665 206,538 29.2
Machinima @ YouTube 22,737 340,057 63.9
Maker Studios @ YouTube 10,404 81,115 29.7
FullScreen @ YouTube 9,698 41,523 18.1
Big Frame @ YouTube 8,336 43,418 19.3
Collective @ YouTube 7,328 59,485 24.6
Demand Media @ YouTube 7,299 19,646 9.3
IGN @ YouTube 6,967 28,035 17.5
Bigpoint @ YouTube 5,772 29,015 19.8

I programmi inizialmente previsti sono: The Next Game Boss, un concorso/reality-show per sviluppatori di video game “caricato” il martedì a mezzogiorno, e Up at Noon with Greg Miller, un talk show comico sulla cultura geek caricato il lunedì. In seguito verranno trasmessi programmi che spazieranno dal reality in cui si cerca di insegnare alle mamme a giocare a Call of Duty, a programmi di tecnologia e a discussioni tra esperti della carta stampata e del web sugli ultimi videogiochi.

Un simile investimento in programmazione si giustifica soltanto in un’ottica di lungo periodo ed è facilitato dal programma di investimenti in startup di YouTube, che prevede di stanziare tra i $200.000 e i $5 milioni di dollari per ognuno dei 100 canali originali previsti.  START sembra aver ricevuto un grosso finanziamento iniziale, secondo adage.com uno dei maggiori (probabilmente 5 milioni), ma la compagnia si è rifiutata di commentare. Roy Bahat, presidente di IGN, ammette, però, che senza il supporto economico di YouTube non è detto che avrebbero investito in una programmazione di più lunga durata  e spessore rispetto a quella che passa sul canale preesistente.  

Bahat chiarisce, inoltre, che la paura di restare indietro in un momento focale per l’evoluzione del mercato ha giocato un ruolo importante nella decisione di dar vita a START. La nuova strategia di YouTube di finanziare canali originali ha, infatti, le potenzialità per scardinare gli equilibri preesistenti nel sempre crescente mercato del web advertising e in quello dell’audiovisivo.

I nuovi canali YouTube hanno un forte potere di attrazione per i buyer di pubblicità. Google dichiara, già oggi, grazie ai display ads – integrati a fianco dei video di YouTube – $5 miliardi di entrate. Molti ritengono, però, che in futuro saranno gli spot video a generare le maggiori entrate. comScore stima che gli utenti internet statunitensi hanno visualizzato, nel solo mese di Dicembre 2011, 7.1 miliardi di video ads e che i video pubblicitari siano riusciti a raggiungere attraverso le varie piattaforme il 51% della popolazione USA. Il potenziale della nuova strategia risulta, così, evidente; soprattutto se si tiene conto della sempre crescente difficoltà che i pubblicitari incontrano nel selezionare media capaci di raggiungere un pubblico ampio, ma al contempo non generico.

Un canale dedicato ai videogame, trasmesso su una piattaforma familiare ad una tipologia di target sfuggente, ha il vantaggio competitivo di offrire un audience difficile da raggiungere con altri media e che fa gola a molti buyer di pubblicità. La raccolta pubblicitaria di START verrà gestita da IGN (YouTube conserva la possibilità di vendere spot sui filmati in archivio) e gli introiti verranno divisi paritariamente tra i due partner, dopo che la News Corp avrà rimborsato il finanziamento iniziale.

Il budget elevato e i due partner coinvolti fanno pensare ad un tentativo di concorrere con la Tv più tradizionale per i budget pubblicitari.

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