È più difficile resistere ai social media che alle sigarette?

I social network site rappresenterebbero una tentazione maggiore di sigarette ed alcol, secondo una ricerca dell’Università di Chicago. Lo studio sostiene, inoltre, che per quanto il sonno e il sesso siano urgenze più  potenti, le persone cedono più facilmente al desiderio di usare i social media.

I ricercatori hanno provato ad analizzare la capacità di 205 persone di Wurtzburg in Germania, di resistere a diverse tipologie di desideri. Lo studio durato una settimana prevedeva di intervistare, via smartphone, i partecipanti 7 volte al giorno, chiedendogli di riferire i desideri che avevano provato nei 30 minuti precedenti e se erano riusciti a resistere ad essi. Le persone coinvolte dovevano, poi, classificare il desiderio in una scala da  blando ad irresistibile.

La forza di volontà necessaria per resistere ai propri desideri, stando alle anticipazioni rilasciate a The Guardian, declinerebbe nell’arco della giornata ed il grado più alto di fallimento dell’autocontrollo sarebbe stato riscontrato in relazione all’utilizzo dei social media.

Wilhelm Hofmann, leader del team di ricerca, suggerisce che l’incapacità di resistere ai SNS potrebbe, almeno in parte, dipendere dall’assenza di un evidente rovescio della medaglia negativo nel loro utilizzo. “Il desiderio per I media potrebbe essere comparativamente più difficile da contrastare a causa della loro ampia disponibilità e, inoltre, perché sembra non esserci un ‘prezzo elevato’ per il loro utilizzo, anche quando si vuole resistere. Le sigarette e l’alcool hanno un prezzo più elevato – a lungo termine oltre che economicamente – e le circostanze potrebbero non sempre essere adatte”.

Lo studio evidenzia aspetti interessanti della questione ma sarà utile, quando sarà pubblicato nella sua interezza, osservare se ed in che modo si sia tenuto conto della “desiderabilità sociale” dei diversi desideri coinvolti, dato questo che potrebbe avere avuto una forte influenza sulla disponibilità ad ammettere i propri cedimenti.

Certo è che troppo spesso si parla di Social Media Addiction demonizzando gli strumenti disponibili con l’unico intendo di “fare notizia”. E’ bene quindi che si sviluppino linee di ricerca che siano orientate a comprendere realmente il fenomeno.

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