La Sapienza tra le nuvole: servizi cloud per gli studenti

Google e l’Università La Sapienza di Roma stringono un accordo per offrire servizi cloud gratuiti a studenti e insegnanti dell’ateneo. Il  progetto, sviluppato dalla università romana e dal gigante della ricerca americano con il supporto di Scube NewMedia, offrirà alla comunità accademica la possibilità di utilizzare gratuitamente Google Apps for Education. I servizi, accessibili da qualsiasi postazione Internet, faciliteranno la condivisione di documenti e la collaborazione creativa (attraverso i vari strumenti di produzione e condivisione), l’interazione tra corpo docente e studenti (Gmail, video chat) e l’organizzazione delle attività (Google Calendar).

La Sapienza, inoltre, potrà ottenere alcune riduzioni di spesa, come quelli per la gestione della posta e per la manutenzione dei server, ma l’obiettivo principale dell’iniziativa resta la volontà di offrire condivisione e interazione interna all’accademia attraverso servizi di cloud computing, per dare vita alla maggiore comunità di studenti interconnessa tramite Google App in Europa (165mila studenti).

Il Rettore della Sapienza, Luigi Frati, ha sottolineato, durante l’evento di presentazione del progetto, il tentativo di andare incontro alle esigenze degli studenti. “Gli studenti di oggi sono abituati a interagire e condividere informazioni sul web. Le università devono quindi mostrarsi ricettive nei confronti di questa realtà, offrendo agli studenti ciò che fa già parte della loro quotidianità”.

William Florance, direttore di Google Apps for Education per Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA), ha ribadito il grande successo dei servizi cluod gratuiti offerti alle università dalla compagnia. “Il cloud computing è una tecnologia utilizzata dalle università di tutto il mondo. Negli Stati Uniti, 66 dei 100 più prestigiosi atenei (inclusi Berkeley e Harvard) hanno adottato Google Apps for Education. La Sapienza si aggiunge a questo gruppo quale esempio di eccellenza in Italia e in Europa, facilitando così l’integrazione degli attuali studenti nel mondo professionale del futuro”.

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  1. E’ una grande notizia. E’ come un vaso di pandora che si apre. Speriamo bene. Cambierà tutto secondo me.

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