Twitter: firmato l’accordo per la vendita dei vecchi tweet alle aziende

Twitter vende agli operatori di mercato i dati inseriti dagli utenti nei rispettivi profili negli ultimi due anni  Il popolare servizio di microblogging ha raggiunto un accordo con la società brittanica Datasift, fondata dal creatore di Tweetmeme Nick Halstead, al fine di permettere l’accesso ad ogni singolo tweet postato dagli utenti a partire da Gennaio 2010.

La società fino ad oggi permetteva l’accesso solamente all’archivio degli ultimi 30 giorni, da ieri, le aziende potranno, dietro pagamento di un compenso, costruire profili utenti più approfonditi, attraverso l’analisi dei dati degli ultimi 24 mesi.

Tim Barker, marketing manager  di Datasift, ha dichiarato a The Telegraph che il nuovo servizio della società di analisi in tempo rele dei social media costerà, nella sua versione base, 635 sterline al mese e permetterà agli operatori di mercato di capire meglio i propri consumatori.  “Viviamo in un epoca dove i brand sono forgiati dalle conversazioni sociali dei consumatori e accedendo a questi tweet le compagnie possono ascoltare i propri consumatori su larga scala.”

Datasift pagherà a Twitter un canone per ogni tweet rivenduto ad un’azienda, ma la relazione non sarà esclusiva e il social network potrà stringere accordi simili con altre compagnie di analisi dati.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=fXTKphIuXbE#!

Le reazioni alla novità sono da subito state forti. L’Electronic Frontier Foundation definisce  il nuovo servizio raccapricciante. Gus Hosein, direttore esecutivo di Privacy International, ha sottolineato alla BBC  la profondità del cambiamento. “Le persone hanno storicamente utilizzato Twitter per comunicare con gli amici e con i propri network credendo che i loro tweet sarebbero velocemente scomparsi… il fatto che due anni di tweet possano ora essere analizzati… e gli insight risultanti venduti agli imprenditori è un cambiamneto radicale nella direzione sbagliata. Twitter ha trasformato un social network che avrebbe dovuto promuovere conversazioni globali in real-time in una vasta impresa di ricerche di mercato con partecipanti riluttanti e non pagati.”

Barker difende, in ogni caso l’iniziativia mettendo in risalto proprio la natura di per sé pubblica della piattaforma di microblogging. Twitter è stato creato “per essere un social network pubblico – a differenza di Facebook che ha un modello maggiormente misto. Twitter è nato pubblico dal primo giorno. Non vedo nuovi dilemmi… perché l’informazione è rilasciata socialmente già ora… quello che Datasift farà sarà aiutare le compagnie a ottenere una visiona di maggiore profondità e migliori insight”.

In tempi recenti Twitter ha già fatto parlare molto di sè per l’iniziativa di censuara selettiva rimbalzata e analizzata in tutto il mondo. E la vendita dei vecchi tweet rischia di diventare una nuova frontiera di discussione.

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