Google è preoccupato per lo straordinario successo di Siri, l’assistente personale Apple che presto potrebbe essere integrato anche nelle TV dell’azienda e nelle smart car; trasformarsi in un’app multipiattaforma in grado di proporsi come punto di ingresso primario ai servizi digitali indipendentemente dal device utilizzato.
Il gigante di Mountain View starebbe, così, preparandosi ad introdurre un proprio assistente digitale, Google Assistant, per meglio competere con quella che sempre più appare come il competitor più diretto individuato dal management della società. Secondo fonti anonime, riportate da TechCrunch, il nuovo servizio potrebbe essere lanciato entro la fine dell’anno.
Google lavora su tecnologie di riconoscimento vocale da molto tempo, ma il prodotto è pensato per andare molto oltre e offrire più servizi dell’assistente Apple.
Lo sviluppo dell’assistente Google, di cui è incaricato il team Android, sarà suddiviso in tre parti:
- Tradurre la conoscenza in un formato che un computer può comprendere.
- Creare un livello di personalizzazione, in modo da offrire servizi e contenuti più puntuali e di interesse per l’utente.
- Sviluppare un’app mobile basata sul riconoscimento vocale che più che restituire risultati di ricerca, aiuti a raggiungere obiettivi concreti. Un “Do engine”.
Le differenze con il prodotto Apple sono molte, ma forse quella di maggiore valore è l’apertura maggiore del sistema. Google pianifica di estendere il servizio agli sviluppatori in modo che questi possano costruire nuove app basate su di esso.
La sfida è aperta, resta da vedere se Apple non abbia già acquisito un vantaggio troppo ampio. La vera sfida per Google sarà creare un prodotto differente e di forte appeal.
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