Apple e Google accettano incontro sulla privacy mobile

Il tema della privacy è sempre di più al centro del dibattito pubblico sui device mobili e le multinazionali si trovano costrette a rispondere a crescenti richieste di chiarimenti e maggiore tutela da parte delle autorità politiche e dei consumatori.

Apple e Google hanno accettato, per evitare danni di immagine e possibili provvedimenti normativi, di incontrarsi con il senatore americano che, preoccupato per l’attuale gestione della privacy sui dispositivi mobili, aveva scritto alla Federal Trade Commission chiedendo un’indagine sulle pratiche adottate dalle due piattaforme, iOS e Android. (in coda il testo della lettera)

Il Senatore Charles E. Schumer, democratico di New York, ha dichiarato a The New York Times di aver discusso con rappresentanti di entrambe le compagnie, dichiaratesi disponibili ad un incontro per discutere delle recenti falle riscontrate nelle loro piattaforme mobili. “Abbiamo chiesto se potevano trovare un modo per impedire alle applicazioni l’accesso alle informazioni personali. Sono stati amichevoli e aperti all’idea del cambiamento.”

Il senatore si è detto poi ottimista sulla possibilità di risolvere il problema senza dover ricorrere a iniziative legislative; ma ha contemporaneamente dichiarato la piena intenzione di intraprendere tali iniziative, qualora le compagnie non si dimostrassero disponibili a risolvere il problema autonomamente e in maniera soddisfacente.

La Federal Trade Commission ha confermato di aver ricevuto la lettera del senatore ma ha rifiutato ulteriori commenti. Christopher N. Olsen,  assistant director nella Division of Privacy and Identity Protection della Commissione, aveva di recente rilasciato dichiarazioni in linea con quelle del senatore. “Le industrie dovrebbe raddoppiare i propri sforzi sulle tematiche della privacy, o potrebbero trovarsi ad affrontare una pressione maggiore sotto forma di legislazione da parte del Congresso.”

 

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