L’URLo del SEO – la formula per l’indirizzo perfetto

L’indirizzo web, che si tratti di un blog o di un azienda, è da considerarsi come il “biglietto da visita” da mostrare ai motori di ricerca. Come Wikipedia ci insegna, la “Uniform Resource Locator o URL è una sequenza di caratteri che identifica univocamente l’indirizzo di una risorsa in Internet.”


Come si può notare dall’immagine, gli indirizzi web sono uno degli elementi che vengono visualizzati all’interno delle SERP, il che li rende fondamentali per il posizionamento sui motori di ricerca oltre che essere estremamente utili per l’utente, fornendo maggiori informazioni sul contenuto di riferimento. Ma solo scrivendo le URL in modo corretto, semplice e descrittivo si possono ottenere risultati.
Qualsiasi tipo di indirizzo infatti, ha bisogno di una sua struttura, che possa essere categorizzata e uniformata: nel caso degli indirizzi web il concetto rimane lo stesso, ma bisogna fare attenzione a come questi indirizzi vengono generati.
Ipotizzando di voler scrivere la “URL perfetta” possiamo elencare sinteticamente le 3 caratteristiche essenziali per la scrittura degli indirizzi di un sito web che devono:

1.     Essere “parlanti”
2.     Avere una struttura gerarchica coerente
3.     Contenere parole chiave all’interno

Una “URL parlante” è un indirizzo che descrive l’effettivo contenuto della pagina di riferimento: per fare un esempio, se stiamo leggendo un articolo relativo alle auto usate nel mondo questa:

http://www.mondoauto.com/category1/index.php?pageid=43456

NON è una URL parlante, al contrario di questa:

http://www.mondoauto.com/articoli/il-market-share-delle-auto-usate-nel-mondo

che descrive perfettamente la pagina di riferimento: l’indirizzooltre a esporre il dominio principale (ww.mondoauto.com), illustra come, all’interno della sezione articoli(/articoli/), esiste una pagina che parla (si spera) del market share delle auto usate nel mondo (il-market-share-delle-auto-usate-nel-mondo). L’utilizzo di parametri e di stringhe di comando all’interno della URL, rischia di comprometterne la leggibilità, sia per il motore di ricerca, sia per l’utente.

Altro elemento fondamentale è avere URL con una struttura gerarchica, dal generale al particolare, che descriva il flusso di comunicazione del sito stesso. Prendendo spunto dall’esempio precedente, un indirizzo con struttura gerarchica potrebbe essere:
http://www.autousate.com/vendita-auto/utilitarie/ford/focus-1000-tdi

in questo modo l’utente, e soprattutto il motore di ricerca, riuscirà a comprendere di cosa si sta parlando in una determinata pagina. Solamente guardando l’indirizzo infatti si può ipotizzare che la pagina di riferimento potrebbe riferirsi ad una scheda prodotto o ad una lista delle auto usate in vendita (/vendita- auto/) relativa al modello Ford Focus 1000 Tdi (/utilitarie/ford/).

L’analisi della URL è utile anche per capire la categorizzazione effettuata in fase di creazione di un sitoweb: infatti se una struttura, per quanto corretta e descrittiva, non è coerente con i contenuti e con i messaggi comunicativi che si intendono veicolare all’interno del sito stesso, l’utente non riuscirà a trovare le informazioni che cerca e di conseguenza si potrebbe incorrere in penalizzazioni da parte dei motori di ricerca.

Infine in base agli obiettivi che si vogliono raggiungere in termini di posizionamento è necessario inserire delle parole chiave all’interno delle URL del sito. Utilizzando sempre l’esempio precedente:
http://www.autousate.com/vendita-auto/utilitarie/ford/focus-1000-tdi

ci si dovrebbe aspettare di trovare, all’interno della pagina di riferimento, alcune keyword che corrispondano alla URL come utilitarie o ford focus. È molto importante che, anche relativamente alle parole chiave, ci sia coerenza con il contenuto della pagina per far recepire ai motori di ricerca l’effettiva esistenza di una correlazione tra contenuti, keyword e URL.

Non resta che illustrare un piccolo vademecum su cosa fare e soprattutto cosa NON fare durante la generazione delle URL di un sito web:

Cosa Fare

  • Scegliere frasi e parole descrittive
  • Utilizzare il “-” come simbolo di separazione tra una parola e l’altra
  • Scegliere nomi di categorie chiare e descrittive
  • Scegliere una struttura di categorie coerente con il flusso di comunicazione
  • Inserire 3-4 parole chiave al massimo all’interno di una URL
  • Le parole chiavi devono essere coerenti con il contenuto di riferimento

Cosa NON Fare

  • Utilizzare parametri che potrebbero rendere difficile la lettura della URL
  • Utilizzare parole che potrebbero avere un siginifcato ambiguo
  • Scegliere nomi generici per le pagine com “pagina1” etc…
  • Utilizzare sotto categorie non necessarie o ridondanti con quelle precedentiScegliere nomi generici per le categorie come “categoria1” etc…
  • Snaturare la coerenza della URL inserendo troppe parole chiave

Alla prossima settimana con la rubrica SEO 4 Biz!

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