In Europa cresce l’industria dello storage dati

Il mercato dello storage dati chiude il 2011 con risultati molto positivi in Europa dell’Est, Europa Centrale, Medio Oriente e Africa (CEMA).

In queste regioni il mercato dello storage esterno cresce per il quarto trimestre consecutivo, con un incremento annuale del 16.5%, secondo la società di analisi IDC. Il valore annuale complessivo del settore raggiunge quota 602 milioni di dollari. La capacità di immagazzinamento dati cresce del 60.3% rispetto all’ultimo trimestre del 2010.

L’azienda di servizi storage preferita nel mercato business dell’area continua ad essere la EMC che espande la propria quota di mercato (38.9% Q4 2011). IBM è seconda per quota di mercato (18.5% Q4 2011), ma cresce pochissimo durante l’anno. HP tallona da vicino la concorrente (18.3% Q4 2011) ed espande il proprio business molto più velocemente. Considerando l’intero anno, EMC continua a detenere la quota di mercato maggiore (37.4%), ma è seguita questa volta da HP (18.6%); mentre IBM risulta terza con il 17.8% del mercato.

Gli analisti IDC sottolineano il forte impatto dell’innovazione tecnologica che ha migliorato i sistemi di storage e, al contrario, lo scarso impatto che ha avuto fino ad ora l’alluvione in Tailandia e la conseguente scarsità di hard disk. Marina Kostova, una degli analisti della società, si aspetta, però, un maggiore impatto del disastro ambientale sul mercato cloud “nel primo trimestre del 2012, benché non avrà significativi effetti sull’ampiezza e la crescita del mercato nella regione.”

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