Smartphone: nel 2012 la Cina diventerà il maggiore mercato

La globalizzazione e lo sviluppo economico trasformano i mercati internazionali. Il mercato dei device mobili non è immune da questi fenomeni e nei prossimi anni attraverserà una fase di profonde mutazioni, soprattutto a causa del peso crescente dei mercati emergenti all’interno del comparto.

La Cina già quest’anno dovrebbe diventare il più grande mercato per gli smartphone, secondo stime della società di analisi e consulenza IDC. Il paese asiatico dovrebbe superare gli USA per volume di transazioni economiche annuali, dopo aver battuto già due volte gli Stati Uniti negli ultimi trimestri del 2011. La Repubblica Popolare dovrebbe diventare il paese con il maggior numero di smartphone acquistati quest’anno e il gap dovrebbe allargarsi nei prossimi anni.

Il paese asiatico non è l’unico mercato emergente dove i volumi di vendita di smartphone aumentano in modo esponenziale. India e Brasile dovrebbero, entro il 2016, essere, a loro volta, tra i maggiori 5 mercati smartphone.

I risultati dei mercati “emergenti” non dipenderanno da un rallentamento delle vendite nei mercati più “maturi”, anzi al contrario l’adozione di device smart in Giappone, Regno Unito e USA continuerà a crescere, ma i volumi di vendita non terranno il passo della crescente domanda nei mercati dei giganti demografici.

Grazie alla loro ampiezza, forte domanda e buon tasso di sostituzione, i mercati emergenti stanno velocemente diventando il motore del mercato mondiale di smartphone – sostiene Ramon Llamas, senior research analyst di IDC – Gli utenti nei mercati emergenti cercano più della semplice telefonia vocale, e gli smartphone offrono la piattaforma ideale per l’entertainment mobile, il social networking e l’utilizzo lavorativo allo stesso modo che nei mercati sviluppati.

I cambiamenti nei mercati internazionali hanno conseguenze profonde per i principali player del mercato mobile e sulle tipologie di device con più ampi margini di crescita. “Gli smartphone rappresentano ancora un investimento significativo per i consumatori di molti paesi.” Il costo rappresenta una barriera ad una più ampia adozione dei device. L’industria deve sviluppare “device a basso costo – meno di 50 dollari – per stimolare un’adozione molto estesa. Un’altra importante barriera all’adozione è rappresentata dal costo mensile delle tariffe dati.”

Gli operatori del mercato che vogliono aver successo nei mercati internazionali del futuro dovranno tener ben presenti le nuove condizioni e sviluppare device e tariffe adatte ai mercati emergenti che rappresenteranno una fetta sempre più consistente dei consumatori totali.

Le nuove condizioni spingono, ad esempio, ad una rapida diffusione di device Android a basso costo e si aprono opportunità per player autoctoni dei mercati in crescita. Teck Zhung analizzando il mercato cinese sottolinea che i player domestici emergenti “rappresenteranno un altro importante motore per la diffusione degli smartphone”. Huawei, ZTE, e Lenovo avranno un ruolo sempre maggiore non solo nel mercato interno, avendo buone possibilità di incrementare la propria presenza anche nei mercati internazionali, in particolare ma non solo, in quelli emergenti.  Lo stesso vale per società indiane come Micromax, Spice, Karbonn e Lava che hanno già immesso sul mercato smartphone economici scommettendo sul futuro incremento della domanda.

Le maggiori aziende internazionali dovranno, quindi per non perdere quote di mercato a favore dei nuovi player, focalizzarsi maggiormente sui mercati emergenti in crescita e sulle esigenze specifiche dei consumatori di questi paesi. Samsung, Nokia e HTC, secondo gli analisti IDC, sono le aziende internazionali che guideranno la crescita dei volumi di smartphone economici, ma dovranno investire ulteriormente per vincere nei nuovi mercati.

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