Pagamenti mobili: tecnologie a confronto

Molto spesso si parla di Mobile Payment in maniera generalizzata, annoverando in questa definizione un folto numero di modalità di pagamento effettuate con il cellulare. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Con l’espressione Mobile Payment si intende quel processo d’acquisto effettuato, in tutte le sue fasi, tramite un dispositivo mobile. Non è raro che la tecnologia a cui si fa riferimento in relazione ai MP sia l’NFC, anche se questa è solo una delle possibili tecnologie impiegate per effettuare pagamenti mobili. Tra le definizioni maggiormente condivise dagli addetti ai lavori c’è, infatti, la divisione tra Mobile Remote Payment e Mobile Proximity Payment. La prima tipologia abbraccia tutte quelle tecnologie che permettono l’acquisto senza una vicinanza fisica tra acquirente e venditore.

Tra queste le più conosciute e utilizzate sono gli SMS, i QR code e le applicazioni con connessione dati. I pagamenti in prossimità, invece, si riferiscono all’acquisto che richiede la presenza congiunta dei due soggetti, cliente e venditore o oggetto da acquistare. Questa tipologia di pagamento fà invece riferimento alla sopracitata tecnologia NFC.

Andiamo per ordine. La modalità di pagamento in remoto è sicuramente la più sviluppata, questo perché si serve di tecnologie native del mondo mobile. Sfruttando la rete cellulare è possibile effettuare un acquisto con l’invio di un SMS contenente un testo predefinito, che ad esempio identifichi importo e prodotto.
Ma oggi le applicazioni che stanno avendo maggiore successo sono quelle che permettono l’acquisto tramite la scansione di QR code. Si tratta di codici a barre evoluti, che possono contenere una quantità maggiore di dati e che semplificano il processo per la richiesta di avvio della transazione.

I servizi di pagamento di prossimità sono, invece, in numero inferiore. La motivazione è legata soprattutto all’ancora bassa implementazione della tecnologia Near Field Communication all’interno dei dispositivi.
L’NFC è una tecnologia radio a corto raggio derivante dall’RFID che, a differenza di quest’ultima, supera la distinzione tra reader e tag. Può lavorare secondo tre modalità: read/write mode, in cui il telefono può leggere e scrivere tag; P2P mode, con cui due cellulari NFC possono scambiarsi dati avvicinandosi l’un l’altro; card emulation mode, in cui il telefono funziona come fosse una carta di pagamento. E’ quest’ultima la modalità coinvolta nei MPP e che utilizza un Secure Element per conservare i dati sensibili, come quelli della propria carta di pagamento. Questo può risiedere in differenti parti del telefono (cellulare, SIM card, micro SD card).

Le prospettive di sviluppo sembrano aumentare: molti dei dispositivi in commercio dal 2011 sono NFC-enabled. Al Mobile Word Congress di Barcellona di poche settimane fa sono stati presentati numerosi smartphone che integreranno nativamente l’NFC (tra i produttori interessati troviamo Acer, Huawei, LG, Nokia, Orange, Samsung, ZTE, Sony).

Allo stato attuale i MP propongono soprattutto l’acquisto di servizi (biglietti per il trasporto pubblico, eventi) piuttosto che quello di beni materiali. Tra i progetti europei non è raro, però, trovare servizi che propongano l’acquisto di beni fisici, il vero elemento di svolta per la crescita dei MP.

L’esperienza d’uso dell’utente è certamente uno degli ambiti da considerare nel momento in cui si propone un servizio di MP. Le applicazioni smartphone assicurano una user experience più elevata rispetto all’acquisto con il solo invio di un SMS.

In relazione alla tecnologia, per il remoto, la migliore esperienza d’uso è garantita dall’utilizzo dei QR code e da applicazioni con connessione dati. Anche i pagamenti di prossimità offrono all’utente un processo d’acquisto semplice e usabile, ma rispetto ai MRP il loro valore aggiunto consiste nel offrire un’esperienza d’uso a 360 gradi, che inizia con la scelta del prodotto o servizio da acquistare (ad esempio con la lettura di tag posti sul prodotto), passando per l’acquisto vero e proprio, fino alla possibilità di implementare servizi post vendita come la virtualizzazione di coupon di sconto e accumulo di punti fedeltà. Il telefonino si trasforma così in un vero e proprio borsellino elettronico.

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