Vincere la Facebook Hacker Cup? Nessun problema!

Prendete 25 tra i migliori programmatori ed hacker al mondo, metteteli in una stanza per una manciata di ore e date loro tre problemi quasi impossibili da risolvere, con la prospettiva di un premio in denaro da 5000 dollari.
Il risultato? Una risorsa preziosa quasi a costo zero.

La Facebook Hacker Cup, “un concorso annuale di programmazione algoritmica aperto a ingegneri provenienti da tutto il mondo” (come descritto dalla società) è un contest i cui esiti lasciano sbalorditi, per la bravura e velocità dei partecipanti nel trovare soluzioni ai quesiti proposti, ma è anche un momento in cui la compagnia apre le sue porte e si confronta con realtà differenti dal mondo aziendale, chiamando a raccolta le migliori menti del mondo che operano nel suo settore e trovare in sole 3 ore il meglio del meglio.

L’anno scorso solamente due dei 25 partecipanti hanno risolto tutti i quesiti proposti, solamente 15 sono riusciti a concludere il primo.

Il titolo di questa edizione è andato ad un ragazzo russo, Roman Andreev, che ha risolto solo uno dei tre problemi assegnati nel tempo di un ora e 4 minuti, battendo di soli sessanta secondi il secondo classificato, Tomek Czajka dagli USA.

Roman potrà così ritirare l’assegno di Facebook e vedere il suo nome inciso sul prestigioso trofeo, destando così l’attenzione di numerose società che non vedono l’ora di poter trarre vantaggio dal suo genio, prima tra tutte la grande F blu di Mark Zuckerberg, che detiene il primato nella scoperta di questa mente brillante, grazie al concorso indetto.

Non tutti gli hacker vengono per nuocere, quindi. Spesso i problemi apparentemente irrisolvibili all’interno dei prodotti vengono scoperti ed “aggiustati” proprio da appassionati del settore o professionisti esterni all’azienda, non ultimo il caso di Chrome per Google, messo a punto da un altro famoso team di hacker. Poter attingere a tutta la genialità presente al mondo, come grazie a questo contest, è una risorsa senza pari.

Utilizzare le competenze e l’intelligenza che si trova all’esterno della società è sintomo di grande apertura mentale ed intuito aziendale, non ci si può limitare alle  umane racchiuse tra le quattro mura della propria compagnia, soprattutto se il proprio servizio o prodotto aspira a catturare l’attenzione di milioni di persone.

I consumatori sono diventati esigenti, e se una azienda come Facebook vuole intercettare i loro bisogni e desideri, deve essere esigente allo stesso modo nello scegliere i talenti con cui intende collaborare.

E ogni opportunità per farlo, Facebook Hacker Cup inclusa, è la benvenuta.

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