The Guardian: il traffico social supererà quello della ricerca

Il lancio dell’app Facebook ha rivoluzionato il traffico web di The Guardian. La testata registrava in precedenza circa il 40% del traffico da Google, il lancio dell’app ha stravolto la situazione antecedente e, in più occasioni, il traffico proveniente dal social network ha superato quello generato dal motore di ricerca. Il traffico social si è approssimato al 30%, contro il circa 2% prima del lancio dell’app.

Tanya Cordrey, direttore sviluppo digitale di The Guardian, ritiene che “è solo questione di tempo prima che il social superi la ricerca per il Guardian.”

Cordrey sottolinea che, con la trasformazione della testata in una fonte di informazione per un’audience sempre più globale, l’obiettivo principale nell’utilizzo di Facebook è entrare in contato e conoscere meglio questi nuovi lettori e le loro abitudini di consumo.

L’app è riuscita ad avvicinare la testata ad un pubblico più giovane e difficile da raggiungere con altre tipologie di offerta; la maggioranza degli utenti dell’applicativo Facebook hanno, infatti, un età tra i 18 e i 24 anni.

L’app permette la condivisione automatica degli articoli consumati e facilità così il processo di social reading. Simili applicazioni hanno, però, suscitato critiche inerenti la privacy degli utenti, ma secondo Cordrey, che sottolinea la semplicità con cui si posso rimuovere le notizie dal proprio profilo, sarebbero proprio i comportamenti degli utenti a giustificare l’offerta di app “frictionless sharing”; visto che pochi di questi hanno utilizzato l’opzione offerta per rimuovere i contenuti.

Il successo dell’app, oltre a generare traffico e relazioni vantaggiose, ha permesso la copertura dei costi di sviluppo in soli 6 mesi, grazie agli 8 milioni di iscrizioni dal lancio e alla pubblicità.

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