Che succede se si perde uno smartphone non protetto?

Symantec ha dato una risposta a questa domanda, con una curiosa quanto efficace ricerca: il “Progetto Honeystick.

La società, che da anni si occupa di sicurezza informatica, ha volontariamente lasciato cinquanta smartphone senza codice di protezione “dispersi” in varie zone di quattro grandi città americane: New York, Washington, San Francisco e Ottawa, studiando così i comportamenti delle persone che ritrovavano i device contestualmente ai dati inseriti al loro interno.

Nei dispositivi erano infatti presenti informazioni sensibili, fotografie, account dei social network e dati bancari, appositamente inseriti per testare la curiosità dei “fortunati” entrati in possesso dello smartphone smarrito.

Quello che è emerso dall’indagine non farà dormire sonni tranquilli ai tanti che non hanno ancora provveduto a inserire una password o un codice PIN per mettere in sicurezza i propri device: il 95% delle persone che si è imbattutto negli smartphone Symantec ha tentato di accedere ai file e documenti personali inseriti al loro interno.

Premiata sicuramente l’onestà di buona parte dei cittadini americani: nella metà dei casi hanno cercato di restituire l’oggetto trovato, utilizzando le informazioni sull’utente inserite ad hoc dall’azienda, ma prima di contattare il legittimo proprietario il 72% ha sbirciato tra le gallery delle immagini, il 60% ha fatto “un giro” sui profili dei social network con log-in ancora attivo, ed il 40% è entrato nella email, leggendo la corrispondenza personale e le informazioni ricevute dal proprio conto corrente bancario.

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