Yahoo: licenziamenti, conflitti di leadership e Facebook

Yahoo nonostante riesca ancora ad attrarre con i propri servizi una delle audience più vaste del web, sta attraversando una fase critica di ripensamento e riorganizzazione interni.

2000 dipendenti della società potrebbero stamattina entrare per l’ultima volta nei propri uffici. Stando ad una fonte anonima, in questi giorni la compagnia dovrebbe licenziare personale impiegato in tutti le unità. La divisione prodotti dovrebbe essere, però, quella che subirà il trattamento peggiore.

Il round di licenziamenti potrebbe non essere l’ultimo e i circa 14000 dipendenti, a cui vanno sommati le migliaia di lavoratori a contratto, potrebbero presto trovarsi ad affrontarne di nuovi, quando la società come annunciato taglierà alcuni rami di business. Lo stesso senior management non può dormire sonni tranquilli, visto che il nuovo CEO sembrerebbe deciso a sostituire anche una parte dei senior executive e a riorganizzare profondamente la struttura aziendale, grazie alla consulenza del Boston Consulting Group.

Il nuovo CEO, Scott Thompson, arrivato da PayPal, ha più volte annunciato profondi cambiamenti nell’offerta dell’azienda. Thompson è intenzionato a scommettere il futuro della compagnia sull’enorme quantità di dati personali posseduti (su circa 700 milioni di utenti) e a riorientare completamente l’azienda. La nuova focalizzazione sui dati personale, secondo diverse fonti, con il passare dei mesi è divenuta sempre meno chiara.

La società si trova ad affrontare una battaglia interna con alcuni degli azionisti. Daniel Loeb di Third Point, hedge fund tra i maggiori azionisti di Yahoo, ha intenzione di contare di più all’interno della compagnia e ha iniziato una battaglia con i dirigenti di questa affinché aggiungano altri posti nel board direttivo, uno dei quali riservato a se stesso. Loeb sembra intenzionato a non mollare; il blog appositamente creato accoglie i visitatori con l’eloquente dichiarazione: “Failed leadership”. Il conflitto potrebbe rendere ancora più complicato apportare i cambiamenti necessari, minando la leadership della società e la sua capacità di prendere decisioni e metterle in pratica.

Yahoo si trova, inoltre, ad affrontare un conflitto legale con Facebook. La società ha denunicato il social network perché avrebbe infranto il diritto d’autore su alcuni brevetti di sua proprietà. Facebook ha, però, rilanciato contrattaccando. Il social network ha presentato, così, a sua volta una denuncia di violazione di copyright contro Yahoo, che avrebbe utilizzato 10 suoi brevetti.

Eric Berman, portavoce di Yahoo, ha dichiarato che la denuncia presentata a San Francisco “non è altro che un tentative cinico di distrarre dalla debolezza della propria difesa.”

I brevetti contestati riguardano attività centrali per l’azienda. 5 di questi sono, ad esempio, inerenti caratteristiche collegate all’advertising digitale, da cui Yahoo trae l’80% del proprio fatturato.

Le sfide per Yahoo sono molte e nei prossimi mesi si deciderà, probabilmente, il futuro di lungo periodo della società.

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