HP: in una ricerca aspettative e cambiamenti della tecnologia per il business

Come evolvono le aspettative rispetto all’innovazione tecnologica e all’impatto che alcuni trend come la consumerizzazione dell’IT stanno generando? Quali sono le implicazioni per il business e per i CIO in questo scenario di cambiamento? Questi gli elementi al centro dell’indagine ‘Great expectations or misplaced hopes? Perceptions of business technology in the 21st century’ condotta da Economist Intelligence Unit per HP che ha coinvolto oltre 500 executive nei paesi della regione Emea, tra cui l’Italia.

Lo scenario

Fino a pochi anni fa, l’evoluzione determinata dal progresso tecnologico sui modelli di business veniva vista in generale sotto una luce positiva, poiché ha permesso alle aziende di potenziare i processi, ridurre i costi, velocizzare il time to market e migliorare l’interazione con i clienti. Negli ultimi anni però, il possibile impatto dirompente dell’evoluzione tecnologica nel mondo del business,  rischia di suscitare maggiore ‘preoccupazione’ tra i CIO e i senior manager. La consumerizzazione dell’IT pone infatti nuove sfide ai CIO, che si devono confrontare con aspettative crescenti degli utenti aziendali, legate all’utilizzo di dispositivi mobili in ambito business – secondo l’indagine circa il 70% dei rispondenti italiani li utilizza per il proprio lavoro – e un conseguente impatto sull’IT aziendale, sia in termini di operatività – circa il 54% dichiara di poter contare sul supporto del dipartimento IT – sia rispetto a potenziali rischi per la sicurezza – riscontrati nel 65% dei casi, ma gestiti attraverso una maggiore responsabilizzazione degli utenti.

Consumerizzazione: opportunità o minaccia?

Il quadro che emerge dalla ricerca di HP  è comunque positivo e indica che la consumerizzazione può rappresentare per molti CIO un’opportunità, più che una minaccia, utile per individuare nuovi spunti per riposizionare l’IT in una logica innovativa, e di supporto per gli utenti, nonché per offrire loro maggiore flessibilità operativa. Lo studio conferma che in azienda la funzione IT gestisce con efficacia l’operatività e i progetti d’innovazione, tanto che l’84% dei rispondenti a livello globale ha dichiarato di aver pianificato investimenti tecnologici con l’obiettivo di una maggiore efficienza, di averli realizzati con successo e più velocemente. La vera sfida per i CIO è oggi riuscire a gestire le aspettative di un’innovazione che deve essere fornita più rapidamente e che viene influenzata dai ritmi frenetici di cambiamento della consumer technology.

Technology gap: la “generazione y” e i senior

L’indagine pone anche l’accento sul tema delle competenze, elemento cruciale per l’innovazione dell’IT, e sul cosiddetto “technology gap” legato al confronto tra diverse generazioni in azienda, il cui risultato non è poi così netto o scontato in termini di distanza o conoscenze. Se i giovani impiegati – dove presumibilmente è inclusa la ‘Generazione Y’ – utilizzano infatti con maggiore facilità nuovi dispositivi e social media, i senior sono invece più competenti quando si parla della tecnologia applicata al business. Oltre la metà dei rispondenti italiani non ritiene tuttavia che un divario di competenze in ambito tecnologico possa causare problematiche al business, anzi l’86% afferma che il management ha una buona competenza tecnologica e un’expertise che cresce più velocemente rispetto a quella dei propri clienti e dei fornitori Per il 35% degli intervistati, infine, i massimi esperti in azienda rimangono i responsabili IT e quelli della Ricerca&Sviluppo (24%), con un miglioramento del modo di lavorare del 60% per i primi e del 36% per i secondi proprio grazie alle tecnologie.

Innovation technology: motore della competitività e del profitto

Dallo studio promosso da HP emerge, inoltre, che il 46% degli intervistati ha introdotto importanti cambiamenti tecnologici o innovazioni al proprio business negli ultimi sei mesi, il 35% nell’ultimo anno. Modifiche che, nel 65% dei casi, hanno confermato le aspettative e hanno portato benefici tangibili al business: una migliore gestione dei rischi (100%), aumenti dell’efficienza operativa (81%), oltre a sicurezza (75%) ed agilità (71%) migliorate.

Questa indagine dimostra quanto le nuove aspettative verso la tecnologia comportino significative implicazioni per i CIO. Se alcuni fenomeni, ad esempio la consumerizzazione, non possono essere ignorati ma vanno invece gestiti come un’opportunità, la sfida più importante rimane la capacità di portare rapidamente innovazione ed efficacia. In un mercato che cambia rapidamente, il supporto dell’IT al business è fondamentale nel processo di trasformazione, con l’obiettivo di assicurare competitività e crescita profittevole”, ha commentato Enrico Toson, Account Based Marketing Director, Hp Emea. “è necessario supportare i CIO affinché la funzione IT possa rappresentare il motore dell’innovazione, nel gestire le aspettative e nel dare priorità alle esigenze interne ed esterne all’azienda”.

Tutto ciò impone ovviamente un forte cambiamento nella struttura e nella visione dell’IT in azienda, come nella scelta e nella gestione dei fornitori, che dovranno realmente essere in grado di comportarsi da partner opeativi. Una sfida che gli attori del settore IT devono saper cogliere per mantenere la propria competitività.

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