YouTube e gli eventi live in pay-per-view

YouTube, per festeggiare il primo compleanno di YouTube Live, annuncia delle novità per i creatori di contenuti della piattaforma. I nuovi servizi si focalizzeranno su qualità e monetizzazione dei contenuti live.

Il cambiamento principale riguarda l’introduzione della possibilità di trasmettere eventi in diretta facendo pagare gli utenti. I produttori potranno, infatti, offrire contenuti live in pay-per-view. L’idea non rappresenta una novità assoluta visto che  UStream, popolare piattaforma di live streaming, ha introdotto un’analoga funzione nel 2010. Per il momento YouTube Live introdurrà il pay-per-view esclusivamente negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Giappone, Francia e Canada.

I produttori di contenuti potranno scegliere, inoltre, di monetizzare i propri contenuti tramite advertising, inserendo banner e annunci Adsense nella propria pagina. E avranno la possibilità di utilizzare un servizio che permette di pre-visionare i contenuti live prima di pubblicarli e i nuovi strumenti analitici in real time, che permetteranno una più attenta e puntuale conoscenza dei propri pubblici digitali.

Gli strumenti di analisi in tempo reale offriranno informazioni sull’area geografica degli utenti, sul numero di visualizzazioni totali e attuali, sul tempo medio di streaming da parte di questi e sui formati video più utilizzati.

YouTube garantirà, inoltre, l’accesso gratuito a Wirecast ($449); software che permette la gestione di più flussi video durante il live broadcast. L’obiettivo è incrementare la qualità e l’appeal attraverso l’offerta di uno strumento che permetterà: l’integrazione di più flussi provenienti da diverse videocamere e prospettive di visione, l’inserimento di file multimediali nel flusso video e l’utilizzo di effetti speciali.

I produttori di contenuti con accesso a YouTube Live sono, al momento, un gruppo ristretto; ma la compagnia ha intenzione durante l’anno di incrementarne il numero; e chiarisce a chi ha fatto richiesta di accesso che è solo una questione di tempo.

Google, in ogni caso, sembra intenzionato ad incrementare in vari modi la qualità e le tipologie dei video a disposizione nella piattaforma e, contemporaneamente, diversificare le fonti di entrate per se stesso e per i produttori di contenuti.

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