MPAA: l’embedding è violazione del copyright?

La Motion Picture Association of America sembra sempre più decisa a contrastare qualsiasi forma di diffusione di contenuti coperti da copyright. L’associazione sostiene ora che non esiste differenza tra hosting ed embedding e che entrambe rappresentano una violazione diretta del diritto d’autore.

Tutto nasce dalla denuncia di Flava Works, compagnia attiva nel mercato della pornografia, contro MyVidster, un sito web che permette la condivisione di video (compreso l’embedding). Flava Works, dopo aver richiesto la rimozione di alcuni video che avrebbero violato il copyright, non avendo ottenuto ciò che chiedeva, ha deciso di citare la compagnia che permetteva l’embedding, quindi la visione dei video sul proprio sito anche se questi erano ospitati su siti terzi.

Un giudice federale, John F. Grady, ha dato ragione al querelante; sostenendo che il fatto che tali contenuti siano ospitati da altri siti, non esonera MyVidster che “perpetua la violazione del copyright”.

Numerose società ed associazioni (tra cui Google, Facebook, Electronic Frontier Foundation e Public Knowledge) hanno presentato un appello contro la sentenza che a loro dire è contraria ad un forte precedente giuridico e rischia di danneggiare l’economia digitale. La sentenza del 2007 Perfect 10 v. Amazon, avrebbe stabilito, infatti, la differenza tra hosting e embedding; e che solo la prima rappresenta una violazione diretta del diritto d’autore.

La Motion Picture Association of America si è ovviamente dichiarata a favore della sentenza del giudice Grady, auspicandone la conferma. “Sebbene non c’è niente di inerentemente insidioso nell’embedded link, questa tecnica è molto spesso utilizzata per” infrangere il diritto d’autorescrive l’associazione –  i siti pirata possono offrire estensive librarie di contenuti popolari coperti da copyright senza costi per ospitare e distribuire i contenuti; e ovviamente senza i costi necessari per acquisire legittimamente i contenuti.” E sottolinea che l’embedding permette, inoltre, la monetizzazione dei contenuti illegali tramite pubblicità.

L’embedding per MPAA è una violazione diretta del copyright al pari dell’hosting. Le conseguenza di una simile interpretazione restrittiva sarebbero vaste. La ricerca immagini di Google, ad esempio, potrebbe essere accusata di violazione del diritto d’autore qualora apparissero nei risultati immagini “illegali”.

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