Pirate Party: proposta su copyright al Parlamento Europeo

Il conflitto sul copyright entra in una nuova fase. Tradizionalmente i difensori del diritto di autore proponevano legislazioni restrittive e i difensori della libertà della rete si limitavano, per lo più, ad opporsi a queste proposte (es. ACTA, SOPA). I successi politici ed elettorali del Pirate Partyin Svezia stanno cambiando questa situazione e trasformando l’opposizione alle restrizioni sul copyright in attive proposte di riforma.

Sentiamo che ci sono molte persone che sanno che il Pirate Party non è felice della legislazione sul copyright…, ma non sono consapevoli che noi abbiamo una proposta costruttiva su come dovrebbe essere riformata.” ha spiegato Christian Engstrom, presidente della sezione svedese del partito e membro del Parlamento Europeo.

Il Pirate Party ha, così, deciso di presentare una propria proposta di riforma del diritto d’autore al Parlamento Europeo, per bocca di Engstrom e del fondatore del movimento Rick Falkvinge. Le proposte sono contenute in un volume scritto dai due e consegnato a tutti i membri del Parlamento.

La legislazione attuale sul copyright è sbilanciata, e non adeguata con i tempi. Ha trasformato un’intera generazione di giovani in criminali agli occhi della legge, in un futile tentativo di fermare lo sviluppo tecnologico.” Scrivono all’inizio del volume i due autori, chiarendo che l’obiettivo non è quello di abolire il copyright, ma di riformarlo.

Il Pirate Party propone di legalizzare le copie non commerciali, lasciando intatto il diritto morale dell’autore, ma vietando del tutto i DRM e riducendo il tempo di durata del copyright commerciale (da 70 anni a 20 anni).

Engstrom e Falkvinge ritengono che la legislazione corrente stia iniziando a degradare la libertà di parola e il diritto alla privacy. E, attraverso un’ampia ricognizione, illustrano nel testo come la censura di internet sia diventata comune e i processi per pirateria spesso garantiscano poche tutele agli accusati. “La questione è preservare diritti fondamentali su internet, e non solo ottenere film e musica gratuiti.

L’iniziativa rappresenta un momento focale nel dibattito e nel conflitto in corso. Il file-sharing ottiene rappresentanza politica nel Parlamento Europeo e da movimento di opposizione si trasforma in forza capace di proposte. Inoltre, mostra la crescita politica di un movimento che partendo da una tematica singola e specifica sembra capace di trasformarsi, almeno nei paesi del Nord Europa, in vera e propria forza politica di cambiamento.

(The Case for Copyright Reform, il testo presentato da Engstrom e Falk al Parlamento Europeo è disponibile per il download gratuito in diversi formati)

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