Mediaset teme i nuovi player digitali e le opportunità offerte a questi dalla progressiva diffusione di apparecchi televisivi connessi alla rete. Fino a qualche anno fa, la maggiore azienda televisiva commerciale italiana temeva principalmente la concorrenza della pay TV satellitare; ora la situazione è cambiata e la minaccia maggiore verrebbe dai giganti di Internet.
Marco Paolini, direttore marketing strategico dell’azienda, ha infatti dichiarato: “cinque anni fa Mediaset aveva paura dell’arrivo del gruppo Murdoch (Sky), oggi ha paura di Google, Apple, Facebook. Penso che i veri problemi nei prossimi tre anni verranno da questo”.
Paolini ritiene che “il futuro sia la connettività alla rete… tra due o tre anni dai 6 agli 8 milioni di apparecchi televisivi saranno connessi alla rete”. Il digitale terrestre potrebbe essere, secondo il manager, ormai preistoria. E già la sua introduzione era costata parecchio ai principali player del mercato (Mediaset, Rai e La7), che avrebbero visto declinare la propria audience dal 90% delle platee televisive al 68%.
L’arrivo dei nuovi player digitali rischia di agravare una situzione di per sé critica. Paolini ritiene, infatti, le prospettive per il marcato pubblicitario di quest’anno e del prossimo pessime. E precisa: “i mercati pubblicitari stanno diminuendo e i costi aumentando. Penso… che la mole di investimenti pubblicitari non regga più il numero di canali esistenti e che il rapporto tra quello che si spende e quello che si ricava non sia più corretto“.
In una simile situazione, la sfida proveniente dai player di rete spaventa l’azienda, forse abituata da troppo ad un mercato sostanzialmente bloccato e ad operare in un regime di scarsa concorrenza, dove l’innovazione è quasi superflua.
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