Niente accordo tra le forze politche per l’elezione degli otto consiglieri e del presidente che per i prossimi sette anni reggeranno l’Agcom. La conferenza dei Capigruppo di Montecitorio ha rinviato al prossimo 6 giugno la votazione nell’Aula della Camera, inizialmente prevista per oggi 23 giugno, per l’elezione di due membri dell’Agcom e del Garante della Privacy.
E’ stato inoltre stabilito che le candidature debbano arrivare entro l’1 giugno e i curriculum, con una innovazione nel segno della trasparenza, verranno inviati dal presidente della Camera Gianfranco Fini a tutti i deputati prima del voto.
Lo stesso fini ha Fini ha spiegato che “spetta ai gruppi fare valutazioni indicando nomi nel segno della trasparenza coinvolgendo sulle candidature tutti i deputati” ed ha fatto ai capigruppo “una proposta-appello: i gruppi presentino le loro candidature non oltre l’1 giugno per far valutare a tutti i deputati il fatto che i candidati abbiano le necessarie caratteristiche di professionalità e di indipendenza“. Le candidature, dunque, verranno “pubblicizzate al massimo dalla presidenza e i relativi curriculum verranno inviati a tutti i deputati“.
Il rinvio era stato fortemente sostenuto oltre che da Di Pietro, da Arturo Parisi (Pd), Beppe Giulietti (Articolo 21), Felice Belisario e Antonello Falomi (Idv). In un appello i parlamentari chiedevano una discussione alla luce del sole per “conoscere le persone che si candidano e valutarle in commissione”. “L’Agcom nelle prossime settimane gestirà l’asta delle frequenze tv. È di sua competenza l’eventuale bavaglio alla Rete, il tema del diritto d’autore e pure la par condicio delle prossime elezioni ” sottolineava Giulietti. “Bisogna che le nomine avvengano con un processo di conoscenza e non di clandestinità”
I nuovi membri dell’Agcom e del Garante della Privacy dovranno essere eletti rispettivamente entro il 14 luglio e il 16 giugno.
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