Un decreto di Obama porta sul mobile i servizi della PA

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, da sempre appassionato di nuove tecnologie ed alfiere della comunicazione online, fin da prima del suo arrivo alla Casa Bianca, ha emanato un decreto per accelerare la digitalizzazione della pubblica amministrazione ed offrire così un’ulteriore sviluppo ai servizi per i cittadini presenti in rete.

Il progetto avrà un’ampia portata: entro un anno le principali agenzie federali dovranno rendere almeno due servizi al pubblico disponibili sugli iPhone e su tutti i telefonini portatili di ultima generazione, creando delle “app” specifiche per tali device.

La motivazione alla base di questa piccola “rivoluzione mobile” nella PA a stelle e strisce è stata così descritta nel documento: “Gli americani meritano un governo che lavori per loro in ogni momento, ovunque e su ogni dispositivo elettronico”, afferma il presidente, che molti iniziano a soprannominare “iObama”, proprio per la sua attenzione verso le potenzialità offerte dal web e dai social network.

Dopo l’entrata in vigore del decreto,  tutti i cittadini potranno godere di un più ampio e rapido accesso a un’enorme mole di dati, che interesseranno i diversi settori pubblici: dalla sanità al campo dell’istruzione, dall’energia alla pubblica sicurezza.

Dalla Casa Bianca arriva la speranza che questa svolta tecnologica, oltre a migliorare il rapporto dei cittadini con la pubblica amministrazione, possa incoraggiare la ricerca e l’innovazione, favorendo così l’occupazione.

Critici però gli operatori di telefonia mobile, che seppur d’accordo con l’idea alla base della proposta, hanno sottolineato come la priorità assoluta per l’amministrazione debba essere lo sviluppo la banda larga: una condizione essenziale, secondo alcuni, per la reale efficacia di nuovi servizi e tecnologie come quelli proposti dal progetto di Obama.

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