Insieme ad IE 10 arriverà la fine della pubblicità online?

Microsoft ha annunciato il prossimo lancio della decima versione di Internet Explorer, il celebre browser di Redmond, ma tra le novità attese e le future caratteristiche dichiarate, ce n’è una in particolare che ha creato non pochi timori all’industria della pubblicità online.

Quando IE 10 farà il suo ingresso sul mercato, e verrà quindi installato sui computer di milioni di utenti, presenterà infatti una funzionalità chiamata “Do Not Track”, il cui compito è inviare un messaggio ad ogni sito web che viene visitato durante la navigazione in Internet, in cui si afferma che l’utente preferisce non essere tracciato a fini pubblicitari.

Il clamore che si è sollevato dipende dalla scelta di Microsoft che ha voluto attivare per default questo sistema, che in realtà non è una novità assoluta, ed è già stata implementata in altri sistemi come Firefox 4. Anche se in questo caso era l’utente a dover selezionare l’opzione per avviarne il funzionamento.

Obbedire al messaggio inviato da browser è facoltativo, ma in ogni caso la scelta non è stata gradita da chi si occupa di pubblicità online, e molti partner della compagnia che lavorano in questo campo, come Digital Advertising Alliance, si sono espressi con rabbia sulla decisione di implementare “Do Not Track” di default, andando così contro il “consenso raggiunto negli anni sugli standard appropriati per la raccolta e l’utilizzo dei dati relativi alla navigazione sul web”.

Per ora Microsoft ha spiegato che la scelta intrapresa si inserisce nell’ottica di “un maggiore controllo dei consumatori sulle loro informazioni e su come il loro comportamento online viene monitorato, condiviso ed utilizzato”.

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2 COMMENTS

  1. Bhe, per chi utilizza AdBlock Plus, Ghostery e affini, per non parlare di soluzioni DNS che filtrano tutto a monte, la pubblicità online è finita già da anni. 😉

    Che poi ci sia da (continuare) discutere sull’eticità di tali pratiche e su come la pubblicità online debba evolvere in un continuo equilibrio tra privacy degli utenti e offerta di contenuti mirati, mi pare doveroso oltrechè interessante.

  2. Dopo l’ingresso di Google nella (ancora) piccola schiera dei supporter del DNT, Microsoft fa la giusta scelta per andare incontro alle reali esigenze dei propri utilizzatori. Soddisfatto di questa novità 🙂

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