Nasdaq programma i rimborsi, azioni Facebook sempre più giù

Dopo la disastrosa IPO di Facebook e i primi rumor su un eventuale risarcimento per gli azionisti della prima ora, a causa dei problemi tecnici sperimentati nel primo giorno di scambi che hanno portato ad un prezzo di partenza troppo elevato, arriva oggi dal Wall Street Journal la notizia che il Nasdaq starebbe per comunicare le modalità con cui intende ricompensare gli investitori.

Secondo i rumor delle scorse settimane, il Nasdaq sembrava intenzionato a sborsare 13 milioni di dollari per ricompensare coloro i quali hanno registrato perdite in seguito alle difficoltà tecniche riscontrate, ma le banche e le società di trading che hanno gestito gli ordini per gli investitori retail, incluse Ubs e Citigroup, hanno accusato perdite per circa 100 milioni di dollari e quindi i 13 milioni di dollari che il Nasdaq sembrerebbe intenzionato a versare sarebbero solo una piccola parte.

La decisione di ricompensare gli investitori suscita dubbi fra gli altri listini, preoccupati che questa decisione crei un precedente e si spinga ulteriormente in avanti per riparare i rapporti con i suoi maggiori clienti, danneggiati dai problemi prima con Bat e poi con Facebook. Gli investitori si sono già detti frustrati per il lento processo interno al Nasdaq nel definire come procedere.

Nel frattempo il titolo del celebre social network segna un’altra giornata negativa in borsa, chiudendo la seduta in calo del 3,83% a 25,87 dollari, una cifra che abbatte del 30% il suo valore rispetto ai 38 dollari fissati per il suo sbarco sul Nasdaq.

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