Intel: TV con il riconoscimento facciale integrato per spot migliorati

Intel starebbe sviluppando, secondo fonti interne all’azienda riportate da Reuters, un set-top box per un nuovo servizio TV la cui caratteristica principale sarebbe la possibilità offerta ai broadcaster, di migliorare il targeting dell’advertising tramite il riconoscimento facciale. La tecnologia non riconoscerebbe la specifica persona, ma sarebbe in grado di offrire informazioni come età e genere delle audience, preziose per una maggiore personalizzazione degli spot.

Intel mantiene il massimo riserbo sul nuovo servizio televisivo ch segnerebe l’ingresso in un settore completamente nuovo per l’azienda, ma al momento starebbe incontrando numerose difficoltà. La società vorrebbe offrire un servizio snello e leggero, ma i maggiori content provider sono preoccupati che permettere ad Intel di offrire specifici programmi e network, significhi minori entrate rispetto a quello che Tv satellitari e via cavo pagano oggi per l’acquisto degli interi pacchetti di contenuti.

La compagnia vorrebbe, infatti, offrire un servizio (canali TV + on-demand) molto più leggero e ridotto rispetto all’abbonamento tradizionale via cavo con più di 100 canali, ma i produttori di contenuti temono la riduzione dei fatturati. “Perché dovrei volere che prenda abbonati da un altro distributore ad un prezzo minore” commenta anonimamente uno dei produttori coinvolto nelle trattative.

L’iniziativa Intel cerca di cavalcare il crescente malcontento verso i rating di Nielsen, ritenuti inadeguati e antiquati da una parte consistente dell’industria televisiva; e per contro, vanta una presunta maggiore interattività che renderebbe più efficaci gli spot. L’obiettivo è quello di convincere i content provider, grazie alla prospettiva di maggiori guadagni frutto di pubblicità maggiormente mirate e interattive, guadagnado così una posizione di rilievo nel salotto dei consumatori.

Non è chiaro al momento quale sarà il reale vantaggio per gli utenti nell’adottare un simile servizio. La maggiore personalizzazione e corrispondenza degli spot ai propri interessi, non sembra giustificare l’accettazione di un sistema di riconoscimento facciale nella sfera privata e la cessione di dati personali. L’offerta più leggera e ad un costo ridotto, qualora si raggiunga un accordo con l’industria televisiva, potrebbe essere una ragione valida. Al momento, però, l’accordo sembra lontano. “Vorrebbero un accordo migliore, ma non lo raggiungeranno. L’industria ha sempre lavorato su sconti legati al volume di vendite.” ha commentato Laura Martin, analista Needham & Co.

I piani originali di Intel prevedevano il lancio del nuovo servizio a Novembre, ma viste le difficoltà incontrate sembra improbabile che la società riuscirà a rispettare la deadline.

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