Facebook: donazione di $10 milioni per violazione della privacy nelle Sponsored Stories

Facebook ha accettato di donare 10 milioni di dollari in beneficenza per chiudere una disputa giudiziaria con 5 utenti californiani, che accusavano la società di aver violato la legge dello stato USA sull’utilizzo dei dati personali. Il social network avrebbe, senza offrire agli utenti la possibilità di negare il consenso o pagare per l’uso dei dati personali, utilizzato pubblicamente i “like” degli utenti all’interno delle “Sponsored Stories”.

Le “Sponsored Story” sono una forma di advertising in cui viene sfruttato il nome di una persona con cui si è in relazione e la sua preferenza per un brand, al fine di promuovere prodotti e servizi. Facebook avrebbe pubblicato senza averne il consenso questi dati.

La class-action avrebbe potuto coinvolgere milioni di utenti USA (1 su tre secondo l’accusa) e causare grossi danni alla società, costringendola al pagamento di una stratosferica penale; ma le parti hanno raggiunto un accordo il mese scorso, reso pubblico solo da poco, che la compagnia si è rifiutata di commentare.

Nei documenti presentati dai querelanti venivano citati diversi manager Facebook per dimostrare i forti profitti generati da questo tipo di advertising e il valore dei dati personali utilizzati. Ad esempio, veniva riportata una dichiarazione in cui Mark Zuckerberg sosteneva che un referral fidato è il “Santo Graal” dell’advertising. E una della chief operating officer di Facebook, Sheryl Sandberg; in cui la manager sosteneva che le “Sponsored Story” hanno un valore almeno doppio, se non triplo, rispetto all’offerta tradizionale di advertising.

Il giudice distrettuale incaricato del caso, Lucy Koh, aveva sostenuto, accettando la tesi dei querelanti, che la pratica poteva causare danni economici agli utenti. Facebook ha così deciso di chiudere la faccenda attraverso un accordo negoziale, accettando di pagare 10 milioni di dollari. Denaro che potrà essere devoluto in beneficenza in accordo con la dottrina giuridica nota come “cy-pres settlement”.

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