Il produttore di chip Advanced Micro Devices ha rilasciato le stime preliminari per i risultati del secondo trimestre, prevedendo deboli vendite di PC in Europa e Cina. Una situazione che determinerà un calo nel suo fatturato atteso intorno all’11%.
Un’analisi che va ad annullare le stime precedenti, nelle quali la società sperava di mantenere i ricavi inalterati rispetto al trimestre precedente o, nella migliore delle ipotesi, addirittura di incrementarli del 3 per cento. In seguito a questa notizia, le azioni della compagnia sono scese in borsa del 6%, perdendo 33 centesimi.
AMD già nel mese di Aprile ha registrato una perdita di oltre mezzo miliardo di dollari, causata principalmente dai costi legati alla ristrutturazione del rapporto con GlobalFoundries, la sua precedente divisione di produzione.
Il problemi principali di AMD sembrano essere causati dalle condizioni stagnanti del mercato dei computer, che registra una carenza di domanda da parte dei consumatori, sempre più orientati nelle loro scelte d’acquisto verso i device mobili come smartphone e tablet; un trend che si sta diffondendo anche nei paesi emergenti.
La Intel, che soffre allo stesso modo dell’andamento del mercato, ha preso in considerazione tale situazione con investitori ed analisti, chiedendosi se esistono ancora buone opportunità di crescita nelle economie in via di sviluppo come la Cina e il Brasile.
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