Il Ministero dello Sviluppo Economico ha iniziato ad inviare ai broadcaster televisivi, nazionali e locali, i provvedimenti relativi all’assegnazione dei diritti d’uso definitivi delle frequenze.
Il Ministero spiega, in una press release, che “tale procedura – normata dalla legge 220/10 e dal dl 34/11 – prevede l’obbligo di trasformare i titoli provvisori, rilasciati a livello regionale dal 2008 al 2012, in definitivi entro il 30 giugno 2012, in coincidenza con il passaggio al digitale su tutto il territorio nazionale”.
La durata dei diritti d’uso concessi sarà di 20 anni, al fine di rispettare il Codice delle Comunicazioni Elettroniche e il regolamento Agcom 353/11/CONS, i quali prevedono il rilascio per un periodo di tempo sufficiente ad ammortizzare gli investimenti economici necessari allo sfruttamento delle frequenze.
Lo Stato manterrà il diritto di porre limiti, condizioni e obblighi ai diritti d’uso riconosciuti; sia in base a delibere delle autorità competenti italiane che dell’Unione Eurpea.
Sono 19 le frequenze concesse alle emittenti nazionali (16 in Dvbt e 3 in Dvbh). Rai, Mediaset e Telecom Italia si spartiscono la fetta più consistente delle frequenze Dvbt: quattro a testa alle due maggiori aziende televisive del paese, 3 al gruppo proprietario di La7.
Ulteriori 6 frequenze saranno assegnate secondo la gara a offerta economica recentemente indetta dal Governo, per la quale l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni dovrà ora emanare il disciplinare entro la fine di Agosto.
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