Google non conosce rallentamenti e sembra quasi immune dagli effetti della crisi globale. Il fatturato del suo core business, Internet e search, è cresciuto, infatti, del 21% nel secondo trimestre dell’anno. Le entrate dalle attività Internet complessive sono così passate dai $9 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso a 10.96 miliardi di dollari.
La principale fonte di entrata della compagnia, l’advertising, in realtà, subisce la pressione del difficile contesto economico, ma la compagnia riesce ad ottenere comunque una buona performance, soprattutto grazie ad una forte domanda negli USA e ad un incremento dei click generati dal search advertising, pari al 42% nel trimestre. L’incremento del click deve fronteggiare, però, la progressiva erosione del costo per click, diminuito del 16% rispetto allo stesso periodo del 2011; anche se alcuni analisti sottolineano che rispetto al precedente trimestre è cresciuto dell’1%. Trend positivo per l’offerta di advertising mobile, con ormai 1 milione di inserzionisti che usano il servizio.
La prima trimestrale della compagnia dopo l’acquisizione definitiva di Motorola non offre molti dettagli sui progetti futuri della società nel settore mobile e hardware; e la rivoluzione in corso che sta trasformando profondamente Google. Patrick Pichette, responsabile finanziario di Big G, ha spiegato semplicemente che stanno ancora valutando le attività e le divisioni dell’azienda acquistata e che ci vorrà ancora un po’ di tempo. Intanto Motorola ha riportato, nel trimestre, perdite operative per 233 milioni di dollari, su un fatturato di $1.25 miliardi.
Google complessivamente ha utili netti pari a 2.79 miliardi di dollari (8.42 dollari per azione) su un fatturato totale di $12.2 miliardi.
Le azioni della compagnia hanno ovviamente incrementato il proprio valore dopo la comunicazione dei risultati finanziari (+3% nelle contrattazioni estese, $611).
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