Il valore delle azioni di Vodafone, maggior operatore mobile mondiale, ha subito una brusca battuta di arresto, dopo l’annuncio di risultati finanziari non brillanti per il trimestre. Rallentamento della crescita e performance deboli in Italia e Spagna sono le ragioni principali del trend non positivo.
Vodafone, l’anno scorso aveva tenuto meglio degli altri operatori del settore, ma la crisi europea iniza a farsi sentire, con la compagnia costretta a effettuare svalutazioni per più di 4 miliardi di sterline (Maggio).
La società ha annunciato ricavi trimestrali pari a 13.73 miliardi di euro (10.76 miliardi di sterline) in calo del 7.7%; con una crescita organica dell’1% su base annua. I ricavi da soli servizi sono 9.98 miliardi di sterline, in declino dell’8.1% e con una crescita organica del settore (0.6%) inferiore alle aspettative degli analisti (0.9% media Reuters). In Europa l’andamento è stato ancora peggiore, flessione sia su base organica (-1.6%) che non (-8,7%), con ricavi fermi a 6.9 miliardi di sterline. Nel vecchio continente il fatturato è cresciuto solamente in Germania (4.2%); mentre è in forte declino in Italia (-7.7%) e Spagna (-10%) e in leggero calo nel Regno Unito (-0.8%). Situazione più positiva nei mercati emergenti e, in particolare, in India (+16.2%) e Turchia (+18.7%).
L’utile netto è a sua volta in flessione (-13%, 6.96 miliardi di sterline).
il CEO del gruppo, Vittorio Colao, ha confermato gli obiettivi della società per l’intero anno e spiegato: “nonostante le difficili condizioni dei mercati, soprattutto nel Sud Europa, continuiamo a registrare progressi in aree chiave come i dati, l’aziendale e i mercati emergenti, mantenendo sotto stretto controllo la nostra base di costi“.
Le dichiarazioni tranquillizzanti del management non sono, però, bastate e i mercati finanziari londinesi hanno svalutato il valore della società del 2.7%.
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