Convegno Vodafone Angel-Stop Stalking: sicurezza e tutela per le donne con la tecnologia

Si è tenuto ieri a Roma, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, l’incontro “Vodafone Angel – Stop stalking” organizzato dalla Fondazione Vodafone Italia in collaborazione con la Fondazione Bellisario. Hanno partecipato, oltre ai numerosi relatori, 33 donne testimonial del mondo della politica, della cultura e dell’imprenditoria, per raccontare altrettante storie di donne vittime di violenza.

L’incontro è stato l’occasione per promuovere i risultati del progetto messo in campo da Vodafone per tutelare le donne vittime di violenza e stalking: un servizio di assistenza e soccorso denominato Vodafone Angel che consente, tramite un dispositivo cellulare, di contattare in automatico il centro antiviolenza ed inviare in soccorso (tramite i dati di geo-localizzazione) le forze dell’ordine.

In concreto Vodafone Angel appare come un comune cellulare ma tenendo premuto un pulsante per pochi secondi, si attiva immediatamente il contatto con il centro antiviolenza. Il dispositivo entra in modalità di ascolto ambientale e si attiva la registrazione, viene anche riconosciuto il dispositivo come un telefono Vodafone Angel e vengono inoltrati i dati della vittima. Inoltre, il sistema GPS consente di tracciare la vittima di violenza anche in caso di spostamento, facilitando l’intervento delle forze dell’ordine.

Il sistema è stato sperimentato da Vodafone per nove mesi, in collaborazione con la Polizia di Stato, su trenta casi di donne ritenute potenziali vittime di stalking o violenza; e costantemente monitorato dalla Questura di Roma. Stando ai dati presentati oggi dalla Fondazione Pangea, che ha collaborato all’individuazione delle donne partecipanti; sui 30 casi seguiti ci sono state complessivamente 21 segnalazioni, ed in 7 di questi è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

Vodafone Angel si basa sul protocollo tecnologico TecSos, inizialmente sviluppato in Spagna, dove è già attivo dal 2004 e che fino al 2010 è stato utilizzato da più di 12mila donne in 495 differenti comuni iberici.

I risultati positivi ottenuti dall’impiego del servizio, hanno ulteriormente accelerato la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Vodafone e la Polizia di Stato: ciò consentirà l’impiego del sistema Vodafone Angel sull’intero territorio nazionale, coprendo fino a 2000 casi di donne soggette al rischio di violenza e stalking. In merito ai tempi «è sempre difficile individuare una scadenza precisa – ha dichiarato a Tech Economy il Vice Capo della Polizia Francesco Cirilloma posso dire che orientativamente dovremmo siglare il protocollo entro un mese, non più tardi».

Il progetto Vodafone Angel è guidato da Maria Cristina Ferrandini, capo della Sostenibilità e della Fondazione Vodafone Italia, che ritiene possa restituire serenità e sicurezza a donne troppo spesso vittime silenziose di abusi e violenze. Ma il progetto è pienamente appoggiato dall’azienda all’interno di quella che vuole essere concretamente un’opera di corporate responsibility. «Vodafone Angel e’ prima di tutto un sistema di persone e istituzioni, innovazione tecnologica e competenze specifiche – ha infatti dichiarato Paolo Bertoluzzo, Amministratore Delegato di Vodafone Italia – con l’obiettivo di dare più sicurezza alle donne ad alto rischio di violenza, e migliorare la loro qualità di vita». Ma soprattutto ha spiegato Bertoluzzo «Abbiamo preso l’iniziativa come un esempio concreto per contribuire alla costruzione di un contesto sociale equilibrato, e favorevole a sviluppare il sistema economico di una impresa, con uno sguardo di lungo periodo».

Le conclusioni sono state riservate al Ministro del Lavoro e delle Pari opportunità Elsa Fornero, che ha confessato l’emozione provata dinanzi a “testimonianze così incredibilmente toccanti”, ed ha sottolineato l’importanza della legge sullo stalking promossa dall’allora Ministro Mara Carfagna. «La legge sullo stalking, rendendolo un reato, lo ha fatto entrare nel dibattito della società – ha dichiarato il Ministro Fornero, che ha aggiunto – bisogna fare tanto per promuovere l’ascolto riguardo a questi fenomeni che riguardano una violenza pervasiva culturalmente trasversale».

In merito all’incontro e al progetto promosso da Vodafone, la Fornero ha aggiunto: «Il Governo ha un grande riguardo per il tema della violenza sulle donne, e pur non disponendo di molte risorse, mettendo assieme le nostre potenzialità possiamo far molto. Credo che quello di Vodafone sia un grande esempio di responsabilità sociale dell’impresa, e che le istituzioni debbano fare la propria parte in questo sforzo comune».

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