Le autorità norvegesi vogliono bandire Google Analytics

L’Ufficio per la protezione dei dati personali norvegese, ha dichiarato che Google Analytics non è conforme alla legge nazionale e comunitaria. Secondo l’authority norvegese, che si appella ad una direttiva europea del 2008 (pur non essendo uno stato membro), Google dovrà rivedere profondamente il suo sistema Google Analytics enro le prossime settimane altrimenti verrà costretto a chiudere il servizio nel Paese.

La direttiva UE citata dalla Norvegia, sancisce che gli indirizzi IP sono da considerarsi alla pari dei dati personali. Fu emanata, secondo alcuni esperti con una certa ingenuità e scarsa competenza in materia, allo scopo di ridurre la pubblicità mirata attraverso la raccolta degli indirizzi IP da parte dei motori di ricerca. Ciò che è sfuggito al Parlamento europeo, è che la maggior parte dei motori di ricerca (Google in primis) non fanno ricorso agli indirizzi IP, ma ad un cookie nel pc dell’utente; risultando così una normativa del tutto inefficace rispetto allo scopo per la quale era nata.

In questo caso, le autorità norvegesi ritengono che Google Analytics non sia conforme a tale direttiva poiché, raccogliendo e scansionando gli indirizzi IP per comprendere i trend della rete, non fa altro che raccogliere informazioni sulle abitudini di navigazione degli utenti, potenzialmente a scopo di marketing pubblicitario.

In sostanza, se Google Analytics non facesse parte di un sistema come Google che comprende l’inserzione di spazi pubblicitari, la Norvegia non avrebbe nulla da ridire, poichè si tratterebbe di un puro e semplice sistema di web analytics. L’Authority norvegese è stata chiara: se Google intende mantenere attivo il servizio, dovrà cambiare due cose che non sono in linea con le leggi norvegesi.

Innanzitutto, dovrà chiarire i termini del servizio, e interrompere la condivisione di dati di Google Analytics con altri servizi di Google; in secondo luogo, dovrà rendere anonimi i dati che raccoglie e gli indirizzi IP. Ed è soprattutto questo secondo punto a preoccupare Google, poiché uno dei vantaggi dei sistemi come Google Analytics è proprio quello di poter visualizzare in quale paese vivono gli utenti, e le pagine che ogni untente ha visualizzato.

Un’azione del genere garantirebbe un vantaggio competitivo ai concorrenti di Google, ottenuto semplicemente per via legale, è per questo presumibile la risposta di Google non si farà attendere visto quanto dichiarato in queste ore: “Noi ci siamo offerti più volte di incontrarci con i rappresentanti dell’Autorità norvegese per la protezione dei dati – fa sapere Google in un comunicato – in molte occasioni ci siamo resi disponibili a rispondere a qualsiasi domanda su Google Analytics, e siamo ancora desiderosi di poterlo fare“.

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