Giappone: Samsung non ha violato i brevetti Apple

Samsung non ha violato i brevetti della Apple. E’ questa la decisione espressa oggi dal tribunale di Tokio, chiudendo così uno dei tanti contenziosi legali tra il colosso californiano e quello sudcoreano. Secondo il tribunale giapponese le tecnologie alla base del Samsung Galaxy S, del Galaxy S2 e del Galaxy Tab 7, “‘non costituiscono una violazione” dei brevetti alla base di iPhone e iPad della casa fondata da Steve Jobs.

Secondo il giudice Tamotsu Shoji, le tecnologie necessarie alla sincronizzazione della musica e dei video tra device mobili e computer, non sono stati “copiati” come sostiene la Apple; ed ha condannato per questo l’azienda di Cupertino a pagare 1,27 milioni di dollari. Ora la Apple ha trenta giorni per ricorrere in appello contro la sentenza.

Questa sentenza da sola non è detto che abbia influenza sulle futuro del mercato americano per Samsung, su cui pesa un risarcimento danni da 1 miliardo di dollari a favore di Apple, oltre alla possibile messa al bando di otto dei suoi dispositivi. Certo è, invece, che da più parti vi sono risposte non sempre certe rispetto alle sanzioni legali propugnate da Apple contro il proprio competitor.

Infatti, proprio alcuni giorni fa un tribunale sudcoreano ha sentenziato che Samsung era tenuta a risarcire 33.300 dollari a favore di Apple per aver violato due brevetti dell’iPhone e dell’iPad, ma allo stesso tempo ha imposto a Apple di risarcire con 22.000 dollari il proprio rivale per averne copiato la tecnologia Wi-Fi. Nelle settimane scorse, anche un tribunale australiano si è ritrovato a dover constatare delle violazioni reciproche.

Questo rende ambiguo il valore effettivo dei brevetti Apple, e secondo alcuni, questa lunga serie di sentenze non tutte univocamente a suo favore, potrebbero spingere ad una revisione della propria posizione anche la corte statunitense.

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