L’Università della California cita Facebook, Wal-Mart e Disney per violazione di brevetti

La guerra internazionale sui brevetti vede aprirsi un nuovo fronte di battaglia. L’Università della California e l’Eolas Technologies hanno infatti citato in giudizio Facebook, Wal-Mart e Walt Disney, sostenendo che le tre compagnie hanno violato quattro brevetti proprietari.

I brevetti riguardano tecnologie interattive, in particolare nel settore dell’ ”hypermedia display and interaction”. (7,599,985, 5,838,906, 8,082,293, 8,086,662)

Eolas Technologies, una compagnia texana fondata proprio per facilitare la commercializzazione dei brevetti dell’università californiana, non è nuova a simili iniziative. Nel 2007, ad esempio, aveva vinto una disputa con Microsoft, chiusasi con il pagamento di una somma non specificata da parte del gigante del software (l’Università della California all’epoca dichiarò che la sua parte del pagamento ammantava a $30.4 milioni).

La vicenda ha, inoltre, un aspetto curioso e poco chiaro visto che, a Febbraio, una giuria texana aveva dichiarato non validi due dei brevetti coinvolti, durante una precedente disputa giudiziaria presentata contro Amazon, Google, Yahoo e altre compagnie. Ora Eolas cita in giudizio altri tre giganti USA utilizzando gli stessi due brevetti.

La società è stata spesso additata come ‘Patent Troll’ e lo stesso padre del web, Tim Berners-Lee, ha, in passato, dichiarato che le sue richieste sono ridicole e i brevetti dovrebbero essere rigettati perché basati essenzialmente su una gran mole di lavoro precedente e pubblicamente disponibile.

(Testo integrale della citazione)

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