Antitrust: aperta indagine su Telecom, Vodafone, e Wind per presunto cartello

L’antitrust ha aperto un’indagine su Telecom Italia, Vodafone e Wind, per verificare se sia stato creato un cartello al fine di restringere la concorrenza ed escludere dal mercato il nuovo operatore mobile virtuale Bip Mobile. I funzionari dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato hanno notificato oggi il provvedimento alle tre imprese nel corso di ispezioni effettuate in collaborazione con con il Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza.

L’indagine nasce da una denuncia del nuovo operatore che mira a collocarsi nella fascia low cost dei servizi di telefonia mobile, attraverso l’offerta di una tariffa unica e di prezzi molto competitivi.

Telecom, Vodafone e Wind (che detengono oltre il 90% del mercato mobile italiano), secondo la denuncia di Bip, avrebbero esercitato pressioni indebite sui distributori. “Per il nuovo soggetto – spiega l’antitrust – considerati i costi e i tempi necessari per allestire una propria rete di vendita, l’accesso alla distribuzione multibrand costituisce la più importante, se non l’unica, modalità per arrivare ai consumatori.” Bip si sarebbe, però, trovata a dover gestire numerose rinuce da parte di distributori con cui aveva già raggiunto accordi commerciali. Le tre aziende sotto indagine avrebbero minacciato, infatti, di “disdire gli accordi commerciali in essere qualora si fossero sottoscritti accordi di distribuzione con il nuovo operatore o si fossero mantenute le relazioni commerciali avviate.”

Telecom Italia ha repentinamente negato di aver partecipato ad intese restrittive della concorrenza e, garantendo la piena collaborazione con le autorità, dichiara di essere sicuro “che dall’istruttoria emergerà la propria completa estraneità a qualsiasi comportamento anticoncorrenziale, in un mercato che è caratterizzato da una fortissima competizione e che vede la presenza di 4 operatori mobili e di più di 15 operatori virtuali attivi“.

Vadafone ha rilasciato dichiarazioni molto simili. “In un mercato come quello della telefonia mobile, tra i più competitivi del panorama industriale italiano, con 4 operatori dotati di infrastrutture di rete e 17 operatori virtuali” l’ingresso di un nuovo operatore “non può che essere considerato fisiologico”.

L’Antitrust ritiene, però, che “i comportamenti di TI, Vodafone e Wind potrebbero essere finalizzati ad ostacolare l’accesso al mercato di un operatore potenzialmente molto concorrenziale.” Di conseguenza, ha avviato l’istruttoria che dovrà concludersi entro il 30 settembre 2013.

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