Della Valle sale in RCS e punta sul riassetto

Diego Della Valle ha acquisito una presenza maggiore nel capitale di RCS Mediagroup, società editrice del Corriere della Sera. La notizia anticipata ieri sera alla trasmissione TV “L’infedele”  ha dato una forte spinta al titolo della casa editrice che oggi ha guadagnato oltre il 20%.

La Consob, che nell’ultimo aggiornamento diffuso riteneva il capitale azionario posseduto dall’imprenditore marchigiano pari al 5.5%, ha chiesto in serata chiarimenti sulle anticipazioni rilasciate in TV. Della Valle ha, così, chiarito “di possedere alla data odierna, direttamente e attraverso società dallo stesso controllate, una partecipazione pari all’8.695% del capitale rappresentato da azioni con diritto di voto di RCS Mediagroup“.

La notizia non è di certo una sorpresa inattesa. L’imprenditore da tempo non faceva mistero della propria intenzione di conquistare una posizione di maggior rilievo nel capitale del gruppo. Arriva, però, in una fase delicata della storia di RCS.

Della Valle sembra quindi prepararsi ad un nuovo scontro per il controllo di uno dei maggiori, e più influenti, editori del paese. L’acquisizione di capitale fa, infatti, dell’imprenditore  il quarto socio dopo Giuseppe Rotelli, Mediobanca e Fiat. È improbabile, però, che possa acquisire molti altri titoli della società sui mercati finanziari, visto che solo il 7.73% del capitale azionario vi viene scambiato. Quota talmente bassa da rendere possibile la cancellazione del titolo dal listino. Eventualità, al momento, remota, ma prevista dal regolamento di Borsa Italiana. Se si dovessero verificare alcune condizioni (scarso controvalore giornaliero dei volumi, bassa frequenza degli scambi e limitato grado di diffusione degli strumenti finanziari), potrebbe essere decisa la revoca del titolo.

Fiat e Mediobanca hanno di recente spinto per un cambio al vertice della società che non ha convinto Della Valle, uscito così ad Aprile dal patto di sindacato che controllava il gruppo editoriale. Il nuovo Amministratore Delegato, Pietro Scott Jovane, vorrebbe inoltre rilanciare RCS, che ha registrato nelle ultime semestrali perdite pari ad un terzo del capitale, attraverso un piano di azione per la cui applicazione potrebbero essere necessari forti investimenti. L’aumento di capitale non è, però, particolarmente gradito da alcuni soci e ciò potrebbe comportare forti modifiche degli assetti azionari.

Della Valle e Rotelli (16.55%), favorevoli alla ricapitalizzazione del gruppo, potrebbero cercare di sfruttare l’occasione per ridisegnare gli equilibri della società, sottraendone il controllo all’attuale patto di sindacato; visto che alcuni soci partecipanti ad esso potrebbero non partecipare all’aumento di capitale. Tanto che tra i due leader del patto solo Mediobanca ha già dato la propria disponibilità; mentre Fiat non ha ancora deciso.

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