Telecom Italia Media: partita a 3 o a 5 per l’acquisto di La7?

La cessione di Telecom Italia Media entra in una fase cruciale. Telecom Italia e gli advisor Mediobanca e Citigroup avrebbero ricevuto almeno tre offerte ma indiscrezioni parlano anche di altri due possibili concorrenti; tanto più che i termini di presentazione non sarebbe ro rigidi proprio per permettere l’ingresso nella partita di altri potenziali acquirenti.

Le tre offerte sarebbero arrivate dal fondo di private equity Clessidra, dalla TV statunitense Discovery Channel e dalla compagnia telefonica 3 Italia. Maggiormente incerta la partecipazione alla procedura di Cairo Communication e dei tedeschi di Rtl (Bertelsmann).

Il fondo Clessidra, gestito dall’ex amministratore delegato di Fininvest, Claudio Sposito, avrebbe presentato, secondo indiscrezioni raccolte dall’Ansa, un’offerta dal valore di 450 milioni di euro (300 + 150 di debito) per l’intera società. L’offerta riguarderebbe, quindi, sia gli asset televisivi (La7 + MTV) sia i tre multiplex e le torri di TI Media Broadcasting. Il progetto sarebbe aperto ad altri investitori, ma Sposito sarebbe pronto ad andare avanti anche da solo.

L’offerta di Clessidra è superiore all’attuale valore di Borsa di Telecom Italia Media che sarebbe, inoltre, notevolmente superiore al valore reale degli asset. Una perizia Ernst&Young, trapelata sulla stampa, assegnerebbe agli slot televisivi messi in vendita un valore di base di 81.3 milioni di euro con 122 milioni di debito. Clessidra, in ogni caso, sembrerebbe interessata ad un investimento di medio termine, ovvero a raggiungere il pareggio di bilancio per poi rivendere o potrebbe decidere di tenersi soltanto, dopo l’acquisto, i preziosi multiplex.

Il gruppo telefonico 3 Italia, controllato dal gigante cinese delle telecomunicazioni Hutchinson Whampoa, sarebbe, invece, interessato proprio soltanto alle frequenze di trasmissione, da sfruttare per la telefonia. La società non ha rilasciato commenti, ma avrebbe presentato un’offerta.

Discovery Channel avrebbe a sua volta presentato, tramite i propri consulenti finanziari della banca d’affari Morgan Stanley, un’offerta probabilmente per tutti gli asset, anche se a sua volta la società si è rifiutata di commentare. La compagnia americana, già presente nel panorama televisivo italiano, sembrerebbe però molto interessata ad espandere la propria presenza nel digitale.

Maggiormente incerto l’interesse da parte della Cairo Communication, la concessionaria pubblicitaria di La7 guidata da Urbano Cairo, ex manager di Publitalia. Tutto da verificare quello dei tedeschi di Rtl (Bertelsmann).

Solo Giovedì si potrà avere un quadro più chiaro della situazione e sapere quali società saranno ammesse alla fase successiva della procedura e avranno accesso a nuovi dati su Ti Media. Le offerte, al momento, restano non vincolanti e gli acquirenti realmente interessati probabilmente saranno maggiormente evidenti solo quando verranno formulate offerte vincolanti. Tanto che Fabrizio Massaro del Corriere della sera sembra considerare alcune dell’offerte una semplice strategia per ottenere i preziosi dati sensibili sull’azienda prima di prendere una reale decisione. “La mossa di Clessidra — come degli altri candidati — sarebbe più che altro mirata a ottenere l’accesso alla data room, cioè ai dati riservati di TI Media, sulla base dei quali poi effettuare un’eventuale offerta vincolante”.

Facebook Comments

1 COMMENT

  1. Ciao! Vorrei solo dire un grazie enorme per le informazioni che avete condiviso in questo blog! Di sicurò diverrò un vostro fa accanito!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here