Apple: le scuse per le mappe, la guerra con Samsung e i diritti dei lavoratori

Apple fa un passo indietro sulle mappe e si scusa con i propri clienti per i malfunzionamenti, ma la brutta giornata della compagnia prosegue con una piccola sconfitta sul fronte dei brevetti.

Tim Cook, CEO di Apple, in una lettera ai clienti della mela, si è, infatti, scusato per il cattivo funzionamento delle nuove mappe. “Siamo estremamente dispiaciuti per la frustrazione causata ai nostri consumatori, e stiamo facendo tutto il possibile per migliorare le mappe.” Il manager ammette di aver , in questo caso, fallito nell’obiettivo aziendale di offrire la migliore customer experience possibile; e suggerisce, con una mossa inusuale, di utilizzare servizi dei concorrenti mentre l’azienda migliora il proprio.

Mentre lavoriamo a migliorare Maps, potete provare alternative scaricando altre app per le mappe dall’App Store, come Bing, MapQuest e Waze, o potete utilizzare le mappe di Google o Nokia visitando i loro siti web e creando un’icona nella schermata iniziale per la loro web app”.

L’ammissione rappresenta un brutto colpo d’immagine per l’azienda, ma proprio l’assunzione di responsabilità potrebbe limitare il danno.; anche se c’è da considerare che le app indicate come alternative, in realtà, non hanno rilasciato ancora aggiornamenti per l’iPhone 5. Ancor più, le mappe sono uno dei servizi maggiormente redditivi nel settore mobile, proprio per questo e per limitare la propria dipendenza dal rivale Google la compagnia aveva deciso di lanciare la nuova app, i pessimi risultati rischiano di tagliare fuori la società da questa fonte di entrate  e di restaurare la dipendenza che si provava ad evitare.

Apple ha, inoltre, ricevuto ieri un’altra brutta notizia. La Corte Federale di Appello di Washington ha, infatti, ordinato che il bando delle vendite del Samsung Galaxy Tab 10.1 venga riconsiderato. La corte, dando ragione al rivale coreano, ha ordinato al giudice distrettuale Lucy Koh di riesaminare la vicenda  che aveva portato al riconoscimento di $1.05 miliardi di danni per la compagnia di Cupertino, a causa di presunte violazioni di brevetti da parte di Samsung che avrebbe copiato nello sviluppo dei propri device caratteristiche dell’iPhone e dell’iPad. La vicenda giudiziaria, e la guerra dei brevetti, sembra quindi destinata a continuare.

Altrettanto senza sosta sembra il conflitto tra Apple e i sostenitori dei diritti dei lavoratori impegnati nella produzione dei device della compagnia in tutto il mondo. L’azienda, per cercare di limitare gli ulteriori danni alla propria immagine derivanti dall’ultima rivolta nelle fabbriche cinesi della Foxconn, ha aggiornato la pagina web dedicata alle condizioni di lavoro nella sua catena di produzione. La società ha annunciato di aver incrementato i propri sforzi di monitoraggio, portando i lavoratori di cui tiene traccia dai 700mila di Luglio agli 800mila attuali. Ancor più, Apple sostiene che la stragrande maggioranza di questi (97%) non subisce carichi di lavoro eccessivi, lavorando non più di 60 ore a settimana e rispettando quindi le leggi sul lavoro della Repubblica Popolare Cinese.

In ogni caso, una giornata non di certo tra le migliori per Apple.

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