Editoria: utenti mobili meno attratti del previsto dalle news tramite app

Le app mobile, secondo un’opinione diffusa, dovrebbero rappresentare il futuro dell’industria delle news. La diminuzione della vendita di copie cartacee, sommata ad un andamento dell’advertising non positivo, hanno portato molti a puntare sulle entrate derivanti dall’offerta di app mobili.

Gli utenti della rete si sono dimostrati in media poco disponibili al pagamento di servizi di informazione, ma il successo generale registrato dall’ecosistema delle app, pareva destinato a cambiare le cose.  Ma dagli USA, e più precisamente da una ampia ricerca effettuata dal Project for Excellence in Journalism del Pew Research Center arrivano  dubbi sulla fattibilità della realizzazione di tale scenario.

Gli utenti mobili che preferiscono le app per il consumo di news in mobilità sono effettivamente più disponibili a pagare per queste, oltre a rappresentare un target pregiato visto che consumano più notizie, in modo più approfondito e da più fonti. Il problema, però, è che sempre più utenti preferiscono usare il browser mobile per leggere le notizie piuttosto che le applicazioni.

Un anno fa, il centro di ricerca aveva rivelato la preferenza per il tradizionale “browser” nel 40% degli utenti, ora è il 60% dei possessori di tablet (61% smartphone) a sceglierlo per tenersi informati. Mentre la percentuale di utenti che usa prevalentemente le app, è cresciuta molto meno (dal 21% al 23% per i tablet). Si sono, inoltre, ridotti quelli che utilizzano entrambi in egual misura (dal 31% al 16% per i tablet).

La scelta della modalità di consumo di news dipende fortemente dalla piattaforma utilizzata. La stragrande maggioranza di chi  utilizza le app su tablet è, infatti, un utente Apple (66%) e lo stesso vale per chi usa alternativamente app o browser (72%). Tendenza analoga per gli smartphone, il 54% di chi dichiara di preferire le applicazioni, ha un iPhone.

Altrettanto preoccupante per l’industria delle notizie è la conferma della scarsa disponibilità al pagamento per i servizi informativi mobili. Circa il 19% dei lettori mobili ha pagato lo scorso anno per una qualche forma di abbonamento digitale, ma molti di più (31%) hanno un abbonamento ad un quotidiano cartaceo e solo il 24% di questi sta considerando la possibilità di abbandonarlo a favore di un’offerta digitale.

Una buona notizia per gli editori arriva, però, dal fronte della pubblicità. Gli annunci sembrano in grado di attirare l’attenzione degli utenti (il 49% degli utenti tablet e il 50% di quelli smartphone li ha notati spesso o qualche volta) e le audience mobili sembrano anche  ben predisposte all’interazione con gli spot. Il 14% degli utenti tablet che nota la pubblicità clicca, infatti, sugli annunci visualizzati durante la lettura delle notizie ed il 7% ha, in seguito, comprato qualcosa pubblicizzato.
Propensione all’interazione riscontrata anche tra i consumatori di notizie da smartphone (12% clicca sugli annunci una volta che li ha notati, 6% compra qualcosa dopo aver cliccato). In apparenza percentuali minime, che però risultano superiori a quelle riscontrate, ad esempio, per il display advertising digitale (che secondo Advertising Age ha un click-through rates inferiore all’1%).

La ricerca sembra delineare un profilo molto differente e in evoluzione del consumatore di news in mobilità. Probabilmente gli editori dovranno riconsiderare parzialmente le proprie strategie, puntando di più su offerte gratuite basate sulla pubblicità o su offerte molto specializzate o particolari dedicate ad un pubblico specifico maggiormente disponibile al pagamento del servizio.

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