Accordo Amazon-Epix per il videostreaming

Amazon.com ha siglato ieri un accordo con il network via cavo Epix per i film in streaming, con un procedimento legato alla strategia pay-for-performance. Secondo i responsabili dell’accordo, Amazon permetterebbe a Epix di guadagnare nel tempo, soprattutto quando il numero dei sottoscrittori del servizio Amazon Prime avrà raggiunto un certo livello. Questo, accanto ad un “fee” di base, per la maggior parte delle sottoscrizioni ai servizi di video on demand finora realizzate da Epix.

I termini così vantaggiosi dell’accordo sono legati all’intenzione di Amazon di entrare come player forte nel videostreaming, compensando la riduzione della domanda di DVD, e sperimentando una nuova serie di servizi per il proprio tablet Kindle Fire.

Le case di produzione cinematografica e i network TV oggi sono ancora in “guerra” con Netflix, ma presto la battaglia si sposterà su altre forme di fruizione dei contenuti ed Amazon sta puntando ad accaparrarsi una fetta del mercato. Infatti, appena scaduto l’accordo tra Epix e Netflix (che prevedeva 200 milioni di dollari all’anno dal 2010 per due anni), Amazon si è immediatamente inserita tra i due con una proposta di contratto per tre anni che le consentirà di inserire più di 3mila film del network di Epix nel suo sistema Amazon Prime per l’instant video.

L’accordo con Epix prevede anche una partnership tra gli Hollywood studios della Paramount Pictures, della Metro-Goldwyn-Mayer e della Lionsgate con Amazon come fulcro. Un accordo non facile, perché molte società di produzione e distribuzione di contenuti cinematografici e televisivi temono “l’effetto Amazon”, che al pari di quanto avvenuto con il suo ingresso nel mondo dell’editoria digitale, potrebbe portare ad un netto abbassamento dei margini di profitto per le compagnie.

Ma come ha sottolineato Mark Greenberg, Chief Executive di Epix “La distribuzione di contenuti via Internet è una nuova via attraverso la quale un audience giovane sta emergendo nella richiesta di contenuti, e sanno che possono avere un peso significativo, ecco perché siamo felici di aiutarli in questo“.

Anche gli analisti di mercato sembrano salutare positivamente questo tipo di accordi, come Drew Borst: “Questo potrebbe essere considerato come il primo accordo 2.0 per offerte di video online – ha spiegato l’analista dei media di Goldman Sachs – dopo aver fatto accordi 1.0 per lo più con Netflix e ben pochi con Amazon, è venuto in mente alle media company che si può decidere di ottenere una parte di crescita in più per questa via“.

La strada però è ancora lunga, se si considera che ad oggi il servizio di Amazon Prime Instant Video ha più di 25mila titoli che sono però la metà di quanti ne dispone Netflix. In più, la competizione nel settore vede anche la presenza di un altro player come Hulu, creato da Jason Kilar, proprio un ex dirigente di Amazon.

Sotto il profilo degli investimenti, secondo le stime di Barclays, la Amazon si stima che investirà nel progetto circa 1 milardo di dollari all’anno; mentre Netflix per il proprio servizio di contenuti in streaming prevede un investimento di 2 miliardi all’anno. Invece, il costo del servizio previsto da Amazon dovrebbe essere di 79 dollari all’anno negli Stati Uniti.

Intanto, dall’accordo siglato tra Amazon ed Epix, ieri in borsa Netflix ha ricevuto il primo contraccolpo; addirittura il titolo di Netflix ha perso fino all’11% del suo valore, a fronte di una crescita costante di Amazon.

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