Google potrebbe aver ragione sulla digitalizzazione dei libri universitari

La digitalizzazione del sapere umano, le università americane e Google hanno ottenuto un’importante vittoria. Un giudice newyorkese ha stabilito che i progetti di digitalizzazione di milioni di volume del gigante del web e delle università USA, sarebbero legali.

Il giudice ha ritenuto che il programma di scannerizzazione dei libri contenuti nelle librerie universitarie rientri negli usi legali abilitati dalla dottrina del “fair use”. La vicenda nasceva da una dura denuncia presentata dai vertici dell’Authors’ Guild contro il progetto di digitalizzazione della HathiTrust, organizzazione gestita dalla Università del Michigan. L’HathiTrust aveva digitalizzato più di 10 milioni di opere, il 73% delle quali, secondo l’accusa, senza autorizzazioni.

Harold Baer, il giudice incaricato del caso, ha ritenuto che le restrizioni all’accesso poste dall’organizzazione accusata, l’utilizzo prevalentemente a fini di ricercare in maniera più efficace all’interno dei testi, e gli scopi del progetto, rientrerebbero pienamente nel concetto di fair use. Dottrina giuridica che tutela la possibilità di utilizzare parti di testo coperte da diritto d’autore per trasformarle all’interno di nuovi progetti e l’utilizzo dei testi a fini scientifici e sociali; di ricerca, insegnamento, revisione o commento critico.

Baer ammette che la vicenda è, in  parte, senza precedenti, ma rientra pienamente negli utilizzi che il fair use vuole proteggere. “Non riesco a immaginare – scrive il giudice- una definizione di fair use che … possa richiedere che io ponga fine a  questo prezioso contributo al progresso della scienza e allo sviluppo  delle arti. “

Google non era direttamente coinvolto nella causa, ma il principio stabilito potrebbe favorirlo nella propria disputa legale con l’Authors’ Guild. L’associazione aveva chiesto alla compagnia addirittura 2 miliardi di dollari per i progetti di collaborazione con le librerie universitarie al fine di digitalizzare la preziosa conoscenza in esse contenuta (Google Library Project). Il gigante californiano ora, tra la sentenza newyorkese e l’accordo raggiunto sulla stessa tematica con l’Association of American Publishers, ha migliori speranze di spuntarla contro gli autori USA. Una differenza sostanziale nelle due vicende resta, però, e potrebbe condizionare il risultato della causa ancora in corso. Google è un’azienda commerciale, l’HathiTrust e le librerie universitari associazioni educative non-profit.

HathiTrust Opinion

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