Telefonica: vende azioni in Germania e considera cessioni, causa debiti

Telefonica, il maggiore operatore telefonico europeo con una forte presenza anche nell’azionariato di Telecom Italia (attraverso Telco), oggi sconta gli effetti della crisi dell’euro e dei troppi debiti accumulati. La società ha così deciso di vendere una parte delle azioni delle proprie controllate estere; puntando a ricavare circa 1,5 miliardi di euro attraverso la cessione del 23.2% della controllata tedesca O2, e possibili cessioni di alcune attività in America Latina.

Il piano dovrebbe servire a tamponare il forte debito accumulato, pari a 58 miliardi di euro, ma secondo diversi analisti le cessioni non saranno sufficienti a risolvere la situazione. La cessione di azioni nella partecipata tedesca di Telefonica, e la vendita della “Atento” al fondo Bain Capital per 1.039 miliardi, “Non graffia realmente neanche la superfice – ha commentato Will Draper analista di Espirito Santo, aggiungendo che la società dovrà – effettuare un’altra significativa cessione dal valore di 2 o 3 miliardi di euro”.

Telefonica, quindi, potrebbe dover prendere in seria considerazione anche la vendita di asset preziosi in America Latina (dove la compagnia registra un trend assai positivo) o in Europa. La società, infatti, per ripagare i debiti contratti e fronteggiare il rischio di costi finanziari crescenti (nel caso le agenzie di rating dovessero abbassare le proprie stime), dovrebbe raccogliere tra i 7 e gli 8 miliardi l’anno fino al 2015. Un fardello pesante da portarsi appresso, soprattutto in un contesto macro-economico sfavorevole.

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