Il Codacons, associazione di difesa dei diritti dei consumatori, è deciso ad ottenere rimborsi per gli utenti che negli ultimi 3 anni hanno dovuto pagare la ‘tassa di concessione governativa’ sugli abbonamenti per la telefonia mobile.
La tassa frutta allo stato circa 91 milioni di euro l’anno e costa 5.16 euro al mese ai privati cittadini in possesso di un abbonamento mobile e 12.91 euro alle aziende. Il contributo era originariamente pensato come forma di tributo per l’utilizzo delle frequenze da parte degli operatori telefonici. “Il Governo – spiega il Codacons – successivamente stabilì che detta tassa dovesse essere pagata dai titolari di un contratto di abbonamento, in quanto il cellulare era considerato un ‘bene di lusso’.”
Due recenti sentenze della Commissione Tributaria Regionale del Veneto e della Commissione Tributaria di Perugia hanno, però, modificato il quadro normativo. Il Nuovo Codice delle Telecomunicazioni non prevedrebbe tale tassa e le sentenze, scrive il Codacons, “ne hanno addirittura affermato l’illegittimità e l’anacronismo, in un mercato in cui vigono le regole della liberalizzazione”.
L’associazione ha quindi deciso di dar vita ad un’azione legale per ottenere rimborsi per gli utenti che hanno pagato “questo assurdo balzello” negli ultimi tre anni. (Si può aderire all’azione legale tramite web).
Era ora che qualcuno si svegliasse!!!
Mi fa piacere xo io ho Labbuonamento da giugno 2012 la mia demanda.come devo fare x nn pagarla se me la fanno pagare????