3 Italia apre alla collaborazione sulle reti Lte

3 Italia apre alla collaborazione tra operatori per lo sviluppo delle reti mobili a banda larga di quarta generazione. “Fare una rete Lte insieme mi sembra un’idea molto intelligente, ma non so perché’ c’è sempre qualcuno che si defila. Io ci starei”. Ha dichiarato, infatti, Vincenzo Novari, amministratore delegato della società commentando la recente proposta dell’amministratore delegato di Wind, Maximo Ibarra.

Ibarra aveva proposto ai concorrenti la condivisione delle infrastrutture e delle frequenze LTE per favorire lo sviluppo rapido del settore. Telecom Italia era stata la prima a rispondere, per quanto in maniera parzialmente ambigua.  Marco Patuano, AD dell’ex monopolista aveva infatti replicato: “La condivisione tra gli operatori della rete per le frequenze mobili LTE è interessante ma attenzione a condividere la rete mobile; la concorrenza sul mobile è stata possibile proprio perché c’è stata concorrenza di infrastrutture“.

Ora arriva la replica di 3 Italia. “E’ una provocazione che colgo e che rilancio invitando tutti a sedersi attorno a un tavolo – dichiara l’AD della società – se ci sediamo intorno ad un tavolo una soluzione condivisa la troviamo”. Novari ritiene fattibile sia il coordinamento dei vari progetti, sia la realizzazione di un unico progetto coordinato. La realizzazione delle reti Lte “può – secondo l’AD – partire dall’iniziativa autonoma delle quattro società oppure da un progetto coordinato a livello centrale dal Ministero dello Sviluppo Economico”.

Novari ha anche ricordato quali sono a suo parere i vantaggi del broadband mobile rispetto a quello fisso. Per lo sviluppo dell’ultra broadband fisso “ci vuole un sacco di tempo e costa un sacco di soldi”, mentre per l’Lte “in due anni con 1.5-2 miliardi possiamo collegare tutta l’Italia compresi i 2.500 comuni in digital divide”.

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