Sky Italia: riduzione degli utili e della base abbonati

Sky Italia chiude l’ultimo trimestre (primo dell’anno fiscale) con risultati non proprio positivi né in termini economici né di penetrazione dell’offerta. La società ha realizzato, durante gli ultimi tre mesi, un utile operativo di 23 milioni di dollari, in forte contrazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando l’utile operativo risultava pari a 119 milioni di dollari.

La flessione sarebbe dovuta in larga parte ai maggiori costi per la programmazione e, in particolare, alle spese sostenute per la trasmissione delle recenti Olimpiadi di Londra. L’acquisto dei diritti di trasmissione della manifestazione sportiva sarebbe, infatti, costato alla pay TV circa 70 milioni di dollari. Avrebbero pesato, inoltre, sui risultati il cambio monetario ed il rafforzamento della moneta USA.

I ricavi del trimestre sarebbero, in ogni caso, cresciuti dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2011 (in moneta locale al netto del cambio); ma si tratta dell’unica notizia positiva per la società. La base abbonati, infatti, (4.86 milioni) si sarebbe ridotta di circa 40 mila. Contrazione, però, in linea con la riduzione della spesa privata per i consumi prevista dall’Istat per l’anno 2012; e quindi in buona parte dovuta al contesto macroeconomico negativo.

Il calo degli abbonati, inoltre, secondo Sky dovrebbe interrompersi o quanto meno rallentare. E la riduzione delle promozioni dovrebbe incrementare la stabilità e la propensione alla spesa della base clienti riducendo la quota di clienti che sfruttano le promozioni senza poi rinnovare la sottoscrizione alla pay TV. La fidelizzazione, al fine di stabilizzare e incrementare le entrate, è proprio la motivazione principale per cui Sky investe su contenuti premium, come le Olimpiadi o la Formula 1, anche a costo di ridurre temporaneamente i profitti.

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