Istruzione: l’Italia va verso una “touch school”

Dal Salone ABCD-Orientamenti, che ha chiuso i battenti a Genova dopo tre giorni di incontri, colloqui e dibattiti organizzati per orientare i giovani nel mondo del lavoro, emerge questo segnale: la scuola del terzo millennio sarà una ‘touch school”.

L’Italia sta facendo grandi passi – ha detto Giovanni Biondi, direttore del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane del MIUR –  il prossimo passo riguarderà i dispositivi che nasceranno esclusivamente per la scuola con tecnologie dedicate e a basso costo, sulla scorta di quanto Nicholas Negroponte sta realizzando per il Mit: un prototipo a batteria solare del costo di non più di 100 dollari“. Prodotti destinati a ridurre il gap tecnologico tra i diversi Paesi. “È probabile che la prossima edizione di ABCD segnerà l’ingresso sul mercato dei dual book che svolgeranno sia la funzione di libro sia di quaderno” ha aggiunto Biondi.

Il Ministero prevede che i tablet possano essere utilizzati da circa 8 milioni nell’arco di cinque anni. Tutte le soluzioni adottate saranno compatibili con installazioni successive e faranno parte di un pacchetto di connettività complessiva per rendere possibile acquisti da parte delle scuole in più fasi. Infine, l’Italia punta a mille nuove scuole. “Nel decreto sviluppo – ha annunciato il direttore del MIUR – è contenuta l’altra grande sfida della scuola italiana: i nuovi edifici scolastici. È prevista l’apertura di mille cantieri per mille nuove scuole”.

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1 COMMENT

  1. Direi che comunque sia un’evoluzione da considerare e da augurarsi avvenga. Aneddoto… ho pesato IL CONTENUTO dello zaino di mia figlia (4^ elementare)= 10,5 kg. Lei ne pesa 28.

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