Passera: Fondo italiano di Investimento finanzierà le startup

Si è tenuto ieri mattina a Milano l’incontro Acceleriamo le Startup: l’impresa a sostegno delle idee, al quale ha preso parte anche il Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera,  svoltosi presso il Vodafone Village.

È intervenuto anche Paolo Bertoluzzo, CEO di Vodafone Italia e Sud Europa che ha dichiarato: “Accelerare le startup per noi significa contribuire alla competitività delle giovani imprese e, contemporaneamente, beneficiare della loro capacità di creare servizi sempre più rilevanti per i nostri clienti“.

Durante l’incontro di ieri è stata anche annunciata la partnership tra la stessa Vodafone e la startup Beintoo, una compagnia nata nel 2010 e che coniuga il gaming online con l’e-commerce; oltre ad una serie di modelli e proposte per lo sviluppo delle imprese innovative come Vodafone Xone, l’acceleratore di imprese che offre alle startup la possibilità di portare i propri servizi nei mercati Vodafone in Italia e nel mondo. Selezionate insieme a venture capitalist e incubatori, le startup hanno l’opportunità di approfittare delle competenze tecniche, delle risorse e dei canali distributivi dell’azienda che diventa abilitatore tecnologico e commerciale. E’ all’interno di Vodafone Xone che, ha sottolineato Bertoluzzo: “abbiamo cinquanta persone che lavorano su piccole scommesse ad alto potenziale, proprio come delle vere e proprie startup – ed ha aggiunto che – il motore della crescita non può che essere l’innovazione“.

Ad offire un messaggio di sintesi in un’ottica politica è stato il Ministro Passera, il quale ha dichiarato: “Adesso l’Italia, che non era amica delle start-up, delle nuove aziende innovative, può dire di essersi messa in pari coi Paesi più avanzati”. Un concetto legato anche all’impegnoche il Governo intende portare avanti con il nuovo accordo raggiunto con la Cassa Depositi e Prestiti. Infatti, una parte del capitale del Fondo italiano di Investimento della Cdp, sarà destinato al finanziamento delle startup. “E’ un accordo che abbiamo già preso ed è stata l’unica cosa facile poiché non doveva passare né da una normativa primaria né secondaria“, il Fondo italiano di Investimento “non ha bisogno di una legge“, così “una quota maggiore del previsto sarà destinata alle start up“.

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