Bernabè: “Più vincoli per i Big del web e meno per le Telco”

In un’intervista rilasciata ieri alla stampa, il Presidente esecutivo di Telecom Italia Franco Bernabè si espresso in modo duro contro i nuovi ostacoli all’innovazione e alla privacy. Chi sono? stando alle parole di Bernabè sarebbero gli stessi protagonisti del nuovo mondo di Internet, fautori di grandi monopoli. Secondo il Presidente di Telecom Italia, servono subito nuove norme per contenere lo strapotere di Google, Facebook e delle altre grandi internet company che “hanno creato un nuovo tipo di monopoli che frenano l’innovazione – ha dichiarato Bernabè, sottolineando che – “le quattro società principali capitalizzano da sole il doppio di tutte le maggiori società di tlc del mondo“.

Dal punto di vista della privacy, invece, l’aspetto più negativo è “l’espropriazione dei dati personali, con conseguenze di cui non tutti si rendono conto“. Bernabè propone allora nell’intervista di stabilire “un equilibrio” tra le telco e le società internet, con “un po’ più di vincoli per loro e un po’ meno per noi“.

Quando nel 1978 vennero definiti i livelli architetturali di Internet i telefonici decisero di concentrarsi su tutti i livelli tranne quello applicativo, perché allora nessuno immaginava che quello sarebbe stato il livello fondamentale. Così non vennero definiti gli standard di interoperabilità – ha spiegato il Presidente di Telecom, che ha aggiunto – Se fossero stati definiti, oggi potremmo portare un profilo da Facebook a un’altra società come portiamo il numero di telefono da un operatore all’altro“.

La proposta di Bernabè espressa nell’intervista è chiara: consiste nel “lanciare una seconda Internet, che coesista con la prima, partendo dai servizi più delicati come quelli medici e finanziari che richiedono il top della sicurezza. Con una rete a qualità garantita, i cui maggiori costi siano sostenuti anche dai fornitori di servizi“.

Ma il Presidente esecutivo di Telecom Italia parla anche delle questioni d’azienda, e quindi dello scorporo della rete di Telecom. “Deciderà il Cda del 6 dicembre – esordisce Bernabè, precisando inoltre che – la vicepresidente dell’Ue Neelie Kroes non ha mai chiesto la separazione ma ha parlato di eguaglianza di accesso per tutti gli operatori“.

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